logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

Ultime notizie

Parisi, un rarità per la nostra boxe. Un tecnico con il pugno da ko

GP1

 

di Davide Novelli

A Livio Lucarno piaceva tanto quel ragazzino filiforme e taciturno. Gli piaceva perché ne aveva allenati tanti, ma nella moltitudine era il piccolo calabrese l’unico ad assimilare tutto alla prima voce. Era preciso nel portare i colpi, non ne sbagliava uno, tutti dritti nel centro delle zampe d’orso. E tutti girati. Quei colpi risuonavano secchi e potenti nella palestra di Voghera. Ben presto sarebbe diventato Flash, il supereroe del ring, con nelle mani il sapore del ferro.

Dopo l’Olimpiade, Parisi debutta da professionista nella natale Vibo Valentia contro il quasi coetaneo americano Kenny Brown. Vince per knockout al terzo round. È l’inizio di una cavalcata inarrestabile. Colleziona dodici vittorie consecutive, di cui nove prima del limite. Il tredicesimo match gli porta male. Subisce la prima sconfitta della carriera per mano del portoricano Antonio Rivera.

Il gancio sinistro del caraibico lo raggiunge al mento nella ripresa iniziale e per la prima volta Parisi finisce al tappeto. La prima, ma non l’ultima. Strana attitudine per un campione olimpico e mondiale quella dell’emozione che irrigidisce le gambe nei round iniziali. Lo si scopre per caso già nel 1988 a Seul, ma anche a Voghera, dove ormai si era trasferito con la madre, l’amata Carmela che gli aveva da subito insegnato a rispettare oltre che la vita anche il denaro, che quando si è poveri diventa una priorità assoluta.

 

montante

 

Giovanni riesce a curare l’emotività che lo rende fragile e gli procura una forte nausea in avvio di ogni match grazie alla trovata di Giuliano Ghisu, il fisioterapista, e del medico Mario Ireneo Sturla: mangiare un cracker prima di salire sul ring. La nausea svanisce, ma Parisi resta il pugile che deve carburare per almeno due riprese nelle quali basta che un pugno, anche di non grande violenza, lo centri per farlo finire al tappeto. Superato l’abbrivio però, per chi lo affronta iniziano i guai.

Parisi possiede una motricità eccezionale. È un pugile tecnico, con un repertorio completo. Mobile di gambe e di tronco. E soprattutto è velocissimo e possiede il pugno del kappao, una qualità abbastanza rara nel panorama nazionale. È in grado di atterrare qualsiasi avversario, sia con la mano destra che con la sinistra. Per un periodo della carriera deve fare affidamento solo a quest’ultima. La destra, fratturata più volte, è ridotta in brutte condizioni. Un’operazione a Lione e le capacità di Ghisu gli restituiscono la guarigione e con essa la possibilità di scalare i vertici mondiali.

Da campione italiano dei pesi leggeri affronta a Voghera il messicano Francisco Javier Altamirano per il vacante titolo mondiale Wbo. Finisce a terra in avvio, per la solita tensione emotiva, ma nessuno all’angolo ne fa un dramma. Giovanni va in crescendo e il destro secco che chiude il match entra nella cineteca di questo sport. Un colpo perfetto, fantastico.

 

koGP

 

Giovanni Parisi è campione del mondo. Arrivano i soldi e si aprono nuove strade. Difende la cintura contro l’abile inglese Michael Ayers e per l’occasione viene riaperto alla boxe il Palasport dell’Eur, il tempio pugilistico dell’Olimpiade di Roma. Altra difesa contro Rivera, l’unico che fino a quel momento era riuscito a superarlo. Batte molti dei migliori dell’epoca, compreso Freddie Pendleton in un match magistrale a Las Vegas, ma l’obiettivo principale, ambizioso e irresistibile, si chiama Julio Cesar Chavez: campione mondiale dei superleggeri per il Wbc.

Per Giovanni affrontare il messicano rappresenta l’apice della carriera. Don King gli propone il match nell’autunno inoltrato del 1993, quando JC è un fenomeno ancora imbattuto dopo novanta incontri, ma l’offerta arriva con un preavviso di soli quaranta giorni rispetto alla data del match. Giovanni giudica quel tempo insufficiente per prepararsi al meglio e rinuncia. È un errore. Chavez non è al massimo della concentrazione per problemi privati e qualche noia legale. Il miglior Parisi avrebbe potuto batterlo. Al suo posto il promoter americano sceglie Frankie Randall che nel gennaio del ‘94, contro il pronostico, vince di misura. Giovanni dovrà aspettare quasi due anni per salire sul ring contro Chavez, tornato subito re incontrastato. Ma quell’8 aprile 1995 quello che si vede sul ring del Caesar Palace di Las Vegas non è il miglior Parisi.

 

DS

 

Una lunga permanenza di ventidue giorni nell’albergo di Las Vegas, un arrivo fortemente anticipato da Don King, lo svuota delle energie che avevano fatto di lui un guerriero. Appare subito contratto, tanto da finire (come spesso gli accade) al tappeto su un jab dell’avversario nella seconda ripresa. Conclude i dodici round, ma perde nettamente ai punti.

Il ragazzo di Calabria si rimette in pista e il 9 marzo del ’96 conquista il titolo Wbo dei superleggeri contro Sammy Fuentes, messo kot all’ottavo round in quello che è stato uno dei migliori combattimenti di Parisi.

Difende la cintura cinque volte prima di cederla a Carlos Bolillo Gonzalez il 29 maggio del ’98.

Poi un finale di carriera fatto anche di scelte sbagliate, come i match che avrebbe dovuto evitare contro il portoricano Daniel Santos per il mondiale welter Wbo e l’europeo della stessa categoria con il francese Frederic Klose.

 

tit

 

Giovanni Parisi si ritira dopo quest’ultimo incontro con un record di 41 vittorie, 29 prima del limite, e 5 sconfitte di cui 3 per ko. Per la qualità spettacolare della boxe, per la velocità di esecuzione e la potenza dei colpi è certamente da annoverare tra i più grandi pugili italiani di sempre.

Muore a 41 anni in un incidente stradale a poche centinaia di metri dalla sua casa di Voghera, alle 8:30 della sera, lasciando la moglie Silvia e tre figli: Giovanni Carlos, Angel Sofia e Isabel Carmela.

 

Giovanni Parisi

(2 dicembre 1967 / 25 marzo 2009)

Mondiale leggeri Wbo 1992-1994

Mondiale superlegger Wbo 1996-1998

Record: 41-5-1 (29 ko)

 

I PRIMI A ENTRARE NELLA HALL OF FAME ITALIA – Nino Benvenuti (dilettante) pubblicato il 25 settembre, Nino Benvenuti (professionista) 29 settembre; Patrizio Oliva (dilettante) 3 ottobre, Patrizio Oliva (professionista) 6 ottobre; Maurizio Stecca(dilettante) 10 ottobre, Maurizio Stecca (professionista) 13 ottobre; Giovanni Parisi (dilettante) 17 ottobre, Giovanni Parisi (professionista) 20 ottobre.

(8. fine)

 

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 1077 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go