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Arblin Kaba contro il francese Pereira stasera a Bologna

BOLOGNINA OTTOBRE 18

Sul ring della Bolognina Boxe (ore 21) l’imbattuto superleggero professionista di Pesci insegue l’ottava vittoria. E’ il debutto da “prima serie” e con Ventura da manager.
Di Maurizio Roveri
Il Lupo è pronto. Arblin Kaba, soprannominato “Il Lupo” per quei movimenti agili, rapidi, intensi, robusti, gli assalti improvvisi, fiuto e intelligenza, salirà sul ring questa sera a Bologna per l’ottavo combattimento da Professionista. Si presenta ancora imbattuto fra le sedici corde d’una giovane e attiva palestra popolare, quella della Bolognina Boxe di via Gandusio che ospita per la seconda volta nello spazio di quattro mesi l’interessantissimo superleggero allenato dal maestro Paolo Pesci (Boxe le Torri).  Arblin fino ad ora ha sempre vinto, e limpidamente nei suoi sette incontri, a partire dal 26 dicembre 2016. Tre i successi prima del limite, proprio l’ultimo match ha visto Kaba infliggere a Gaetano Guttà un rapido KOT al primo round  il 6 luglio scorso nel magnifico scenario di Piazza Broletto a Mantova. 
Oggi l’allievo del maestro Pesci va a caccia dell’ottavo successo. Sulla sua strada, dentro la palestra della Bolognina Boxe, troverà David Afonso Pereira. Pugile francese, trentenne, nato a Pontoise, in Val-d’Oise, ma residente a Marsiglia. Radici portoghesi per questo pugile transalpino dal record magro magro (2 vittorie, 15 sconfitte e 1 pari) ma forse più dignitoso di quanto i numeri facciano apparire. Non ha mai perso prima del limite, Pereira, se non per ferita in occasione di un match combattuto nell’aprile 2016. Abituato a stare fra i pesi welter, David Pereira ha combattuto da superwelter nel suo match più recente, perso ai punti contro Stephan Zahil il 30 giugno. Tuttavia, ieri, alle operazioni di peso entrambi i pugili hanno fermato la bilancia a 65 chili. Perfetto. L’organizzazione bolognese aveva appunto chiesto a Pereira di presentarsi da superleggero, o poco oltre, possibilmente attorno ai  65 chilogrammi. Il francese è sceso di quasi cinque chili rispetto all’ultimo incontro e si è presentato a 65 chili. Proprio come gli era stato richiesto. Un segno di professionalità. Lo allena un uomo di vasta esperienza pugilistica, Werner Viche, entraineur della Boxing Association Marcheprime, cittadina della Gironda, Dipartimento della Francia Sud-occidentale. Viche è un tecnico che ha curato l’attività di diversi pugili, tra i quali Eric Daponte, peso medio di Bordeaux, in attività dal 1989 al 2001 (26 match vinti, 3 pareggiati, 17 persi).
Nella breve conferenza stampa, ieri dopo il “peso”, il Maestro francese affermava che Joffrey Jacob (ex-campione di Francia dei superwelter) un anno fa non ha voluto incontrare il suo David Pereira. 
KABA pereira al peso
Il francese mi sembra molto sicuro di se e concentrato. Non mi ha mai guardato negli occhi”, ha raccontato Kaba. Il quale ovviamente è favoritissimo stasera contro questo “collaudatore” francese. Tuttavia, da ragazzo riflessivo ed equilibrato, e rispettoso degli avversari, Arblin “Lupo” Kaba evita dichiarazioni ad effetto. Non fanno parte del suo modo di essere. “Sul ring non c’è mai nulla di scontato. E le insidie sono sempre in agguato. Bisogna stare lì con la testa, attenti e concentrati. Scoprirò le caratteristiche del mio avversario quando saremo lassù, l’uno contro l’altro. Non mi faccio condizionare dal record di Pereira e dalle 2 sole vittorie in carriera. So che proprio pugili di questo tipo possono sorprendere, con colpacci improvvisi, se si commette l’errore di prenderli sottogamba”.
Parole da ragazzo maturo, queste di Arblin Kaba. Il controllo dei nervi e l’equilibrio mentale sono risorse apprezzatissime del ventiquattrenne pugile di Pesci. Come, ovviamente, il ritmo, la rapidità, la fisicità, le combinazioni di colpi portati con bella scelta di tempo e apprezzabile tecnica.
Arblin Kaba, ventiquattrenne italiano dalle origini albanesi, nato nella penisola balcanica e trasferitosi in Italia da ragazzo (una dozzina d’anni fa) con la sua famiglia, cittadino italiano, è un prodotto della nostra boxe. Scoprì la Noble Art in Puglia, a Foggia, entrando nella palestra “Taralli” del Maestro Luciano Bruno, ex-pugile dalla prestigiosa carriera dilettantistica (110 match vinti su 120 combattuti, medaglia d’oro alla Coppa del Mondo 1983, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984) e presumibilmente sarebbe stata grande anche la carriera professionistica se un infortunio ad una mano non lo avesse costretto a ritirarsi ad appena 24 anni e dopo 9 incontri tutti vinti. Luciano Bruno ha dato ad Arblin Kaba le prime importanti impostazioni tecniche. E quando Arblin si è trasferito a Bologna, per frequentare l’Università, è stato Paolo Pesci a proseguire il lavoro di maturazione di Kaba. Nella palestra della Boxe Le Torri, zona Pilastro, Arblin ha avuto l’opportunità di crescere, di migliorare anno per anno, di maturare, di acquisire forti motivazioni e la giusta mentalità.
La novità di questa sera è che per Kaba questo suo ottavo match significa il debutto da “prima serie”. Una promozione ottenuta di recente. Altra novità: il superleggero bolognese adesso ha un manager, gli fa da procuratore Francesco Ventura (Team Cavallari-Ventura). 
Le prospettive sono interessanti. Pesci rivela che per Kaba è già stata programmata un’altra riunione da parte della Bolognina Boxe, il 14 dicembre, contro un avversario che si annuncia insidioso e quotato, in un combattimento sulle 8 riprese, che sarà pertanto il più importante nella giovane carriera di Kaba. Per quel nuovo appuntamento Arblin incrocerà i guantoni con Mohammed “Momo” Khalladi, tunisino residente a Genova, numero 4 nella classifica italiana dei pesi leggeri di BoxRec e al numero 6 per Boxeringweb. 
Quello del 14 dicembre sarà per l’italo-albanese di Bologna il match-chiave.  Che potrebbe aprirgli porte importanti: l’opportunità di battersi per il titolo italiano nel 2019 o per il titolo del Mediterraneo. In questo momento, sulla base del rating “freschissimo” di BoxRec, Arblin Kaba è collocato al sesto posto nella graduatoria italiana dei superleggeri.
Tornando al match di questa sera (la serata sarà aperta da un valido contorno dilettantistico, a partire dalle ore 21) Werner Viche, l’entraineur di David Pereira, presentando il suo pugile ha detto che “David non ha la marcia indietro, sa sempre e soltanto andare avanti”.
Non so se lo abbia detto per cercare di impressionare Kaba e il suo clan, ma se… Pereira ha davvero queste caratteristiche, saranno dolori. Per lui. Non per Kaba. Perchè? Perchè quelli che vanno solo avanti e si buttano all’attacco, finiscono per fare il gioco del superleggero di Bologna. Che è rapido, tempista, eccellente “incontrista”.
IL PROGRAMMA
(Palestra della Bolognina Boxe, via Gandusio 6. Inizio ore 21)
DILETTANTI
Kg 69: Missoni (Boxe Le Torri Bologna) contro Bufnila (Ravenna Boxe).
Kg 64: Messina (Leones TPO Bologna) contro Martina (La Spezia)
Kg 75: Tomasi (Bolognina Boxe) contro Giannarelli (La Spezia)
Kg 53: Gregoris (Leones TPO Bologna) contro Ricci (Ravenna Boxe)
Kg 57: Boggia (Modena) contro Brighi (Gordini Boxe Ravenna)
Kg 75: Puccetti (Boxe Le Torri Bologna) contro Angelo Leonzio (Ravenna Boxe)
Kg 60: Tocchi (Bolognina) contro Mennuni (Chieti)
Kg 72: Quiroz (Le Torri Bologna) contro Michee Leonzio (Ravenna Boxe).
PROFESSIONISTI
Pesi superleggeri: Arblin Kaba (Bologna, Team Ventura) contro David Afonso Pereira (Francia, Viche Team) sulla distanza delle 6 riprese.

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