logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

Ultime notizie

Nel Ferragosto del 1928 si festeggiavano Tamagnini, Orlandi e Toscani ori olimpici

Le Olimpiadi di Amsterdam del 1928 sono considerate dagli storici importanti come quelle leggendarie di Roma 1960 ma devono essere ricordate soprattutto perché affermarono con tre ori e un bronzo l’alto valore della boxe italiana a livello mondiale.

Il Ferragosto del 1928 è legato strettamente anche a livello geo-politico con i risultati degli azzurri di pugilato. La “noble art” fu la disciplina che dominò nella formazione italiana, con tre medaglie d’oro, davanti alla scherma con due, al ciclismo e al canottaggio. A Milano, Orlandi e Toscani furono accolti da un migliaio di persone e il neo-presidente FPI, Carlo Carini, pronunciò un lungo plauso agli atleti davanti alle autorità cittadine. Anche Benito Mussolini, Capo del Governo e Primo Ministro, si dichiarò molto felice del successi italiani ma dopo pochi giorni dal rientro degli atleti convocò il presidente del Coni, Lando Ferretti, e lo sostituì con il commissario Augusto Turati. A dicembre, anche alla presidenza Fpi arrivò un commissario, ovvero l’ex presidente Giacomo Grassi...

Amsterdam accolse i Giochi del 1928 con difficoltà organizzative particolarmente gravi, perché il Comitato Olimpico olandese non era riuscito a completare il villaggio e molti atleti furono sistemati in alloggiamenti alternativi
L’Italia, ad esempio, fu ospitata sul piroscafo Soluto, alla fonda nel porto della capitale. L’edizione 1928 segnò il momento più alto del nostro dilettantismo e forse le tre medaglie d’oro conquistate in tale circostanza, analizzando bene i tempi, sembrano oggi luccicare ancor più di quelle conquistate nel 1960, a Roma. La squadra a disposizione del trainer Giuseppe Zanati si era allenata sulle rive del lago di Segrino, in provincia di Como, per rimanere vicina a Milano dove abitualmente si preparavano ben cinque degli azzurri. Il Commissario Tecnico era il noto arbitro Carletto Czerni e gli olimpionici erano i milanesi, di nascita o di residenza, Carlo Cavagnoli (mosca),Vittorio Tamagnini (gallo), Carlo Orlandi (leggero), Romano Caneva (welter), Piero Toscani (medi) e i romani Fausto Montefiore (piuma) e Domenico Ceccarelli(mediomassimi). Zanati era convinto di poter puntare almeno su di una medaglia d’oro, arbitri permettendo. Romano Caneva era la nostra punta di diamante. Ai Campionati d’Europa di Berlino, nel 1927, aveva dominato. La potenza incuteva timore agli avversari e risultò inspiegabile la sua eliminazione, al secondo turno, per mano del neo-zelandese Morgan (che poi vinse l’oro), contro il quale disputò un match senza nerbo. Cavagnoli, nei mosca, invece si comportò molto bene, guadagnando il bronzo e realizzando tre vittorie su quattro match. Avrebbe vinto anche con l’ungherese Kocsis in finale, se l’arbitro non avesse concesso un lungo conteggio al magiaro e una giuria distratta non l’avesse visto inspiegabilmente sconfitto. Montefiore perse con il piuma statunitense Devine e anche Ceccarelli fu subito estromesso per dal sudafricano McCorkindale .

Risultati immagini per Tamagnini, Orlandi e Toscani campioni olimpici 1928 PHOTOS

Nei pesi gallo, Vittorio Tamagnini (futuro campione europeo dei professionisti) fu un’autentica rivelazione. Il diciottenne di Civitavecchia battè il messicano Ortiz, l’inglese Garland, l’irlandese Traynor e il grintoso statunitense Deley, in una marcia fantastica che lo portò al più alto podio olimpico. Nei pesi leggeri, ancora l’oro per un diciottenne italiano, Carlo Orlandi, che nell’occasione fece anche strage di cuori femminili.Ricco di talento, implacabile nei colpi, il pugile di Porta Romana, una zona popolare di Milano, relegò ogni avversario al ruolo di sparring. La sua ascesa fu travolgente: lo spagnolo Sanz Jusa, il rumeno Brisset, il campione olimpico di Parigi, il danese Nielsen, l’americano Halaiko…Tutti s’inchinarono davanti a lui. Nella serata di gala, a chiusura dei Giochi, Guglielmina, la regina d’Olanda, volle ballare con lui e gli disse: - Difficilmente rivedremo un pugile bravo come voi!-.

Nei pesi medi, il terzo aureo successo. Lo conquistò il mancino Piero Toscani. In possesso di una scherma elegante, con la sua “danza” stordì lo svedese Kiallander, il duro tedesco Leizmann, il belga Stejvas, per confrontarsi nel match di finale con il ceko Hermanek, che possedeva un pugno micidiale e aveva battuto fior di campioni. Toscani, leggero e imprendibile, impartì una lezione di pugilato a Hermanek. Non meno importante fu il bronzo conseguito nei mosca da Carlo Cavagnoli.

Le olimpiadi si conclusero il 12 agosto  e il 15,dello stesso mese, vale la pena di  ricordare un titolo apparso  sul Chicago Tribune  ( Ma tutta la stampa americana   scrisse in modo entusiasta degli azzurri ) :

-I pugili italiani invincibili maestri di tecnica ad Amsterdam-.

Una menzione d’onore per un’Olimpiade in cui l’Italia si classificò prima nella classifica a squadre e fu proprio il pugilato a salvare il bilancio di una spedizione azzurra con pochi acuti.

Risultati immagini per Carlo Orlandi pugile Photos

Piero Toscani

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 438 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go