Federico Cortonesi nasce a Grosseto il 16 agosto del 1916. La sua storia  non va dimenticata perchè  si affermò a ottimi livelli sia da dilettante che da professionista. Fu un pugile molto tecnico, rapido ,mobile negli spostamenti , doti  che  gli assegnarono l'etichetta di  pugile spettacolare. Fu  indubbiamente   poco favorito dal destino. Campione d'Italia dilettanti nei pesi piuma  a Napoli nel 1934  dove  guadagnò un premio come  miglior pugile dei torneo, si confermò campione anche a Ferrara nel 1939 e a Novara  nel 1940. A livello internazionale si mise in luce ai campionati europei di Milano nel 1937  dove in finale fu battuto dal polacco  Polus con un verdetto , definito dalla stampa dell'epoca,troppo severo. 

Nel 1940 fu  scelto per militare nella formazione Europa  come miglior peso piuma del Vecchio Continente al mitico "guanto d'Oro" di Chicago . Dieci le sue presenze in nazionale. Un elemento di notevoli mezzi ,dunque, anche se viene ricordato  soprattutto per la sua tragica morte .

Il 23 dicembre del 1947  lasciò il ring della vita in un ospedale di Ginevra per commozione cerebrale in seguito al ko subito 24 ore prima per mano deò francese   Georges Vignés un avversario nemmeno tanto potente e rinomato. 

La sua morte scatenò in tutta Europa  una dura opposizione mediatica contro il pugilato e La Federazione  svizzera non autorizzò per diverso tempo altri match professionistici .

Il maremmano , che fu un autentico idolo nella sua terra,  fu autore anche di una carriera da professionista di tutto rispetto.  A 24 anni debuttava a torso nudo e giungeva al titolo italiano al suo trentunesimo combattimento con una sola sconfitta ,battendo quel Bondavalli dominatore assoluto della categoria fino a quel momento .Il match disputato sul neutro di Milano fu un combattimento di rara bellezza tra il fine schermidore ed il gladiatore indomito e questo spiega perché i pareri furono diametralmente opposti al termine della contesa; un pareggio sarebbe stato più equo. Danilo Pasotti lo aspettava nella sua Lugo ,dove si esaltava in modo particolare .

Al Teatro Venturini ,Cortonesi che soffriva di uno strappo al braccio sinistro ,riusciva a contenere le velleità dello sfidante che si meritava un giusto pari. Più facile la successiva difesa un mese più tardi a Genova contro il modesto Dario Origo che tra l’altro aveva avuto anche problemi di peso .L’intensa attività lo portava nel Giugno dello stesso anno a Livorno dove respingeva in modo perentorio Alvaro Cerasani. Il grossetano disputava un match intelligente lasciando sfogare il picchiatore romano ,per fulminarlo nel sesto round con un preciso destro al mento. Passava solo un mese e a Milano regolava  Alfredo Vivio ,il “pugile zanzara”,così chiamato per il suo fastidioso modo di combattere. Ma il destino era in agguato ;alcuni sintomi del malessere affiorarono dopo il match  con Adrien Kid Richer e più ancora dopo quello con Bisterzo .Dopo sei mesi di stop risaliva sul ring malgrado molti lo avessero sconsigliato .Aveva bisogno di  denaro anche a causa di lavori saltuari e mal pagati  e a   Ginevra il suo destino si compiva.

Il record originale è tratto da  Annuario della boxe Italiana di Anselmi, Dell'Amore, Romanò

Totale incontri  54  ( 35 6. 13.)