(Signani, a sinistra, e Lecca)
Sul ring della tensostruttura PalaG, sulla spiaggia di Gatteo Mare in provincia di Forlì-Cesena, interessante riunione dell'OPI Since 82 e della Gio Boxe Palestra di San Giovanni in Marignano, confortata da un buon pubblico.
Clou affidato al 39enne beniamino di casa della vicina Savignano sul Rubicone, Matteo Signani (25-5-3; 9 ko), già campione d’Italia e dell’Unione Europea dei medi, opposto al coetaneo romano Riccardo Lecca (16-3-1; 2 ko), con in palio il vacante titolo Latino Ibf dei medi.
i due iniziano subito a buon ritmo e si cercano alla corta distanza, con Lecca un po' più aggressivo, ma siamo ancora in fasi assolutamente equilibrate. Il romano attacca anche nel secondo round e le fasi sono talvolta confuse poi, improvvisamente, un gancio sinistro di Signani fa centro sulla tempia di Lecca che va al tappeto, anche perché forse mal messo sulle gambe. Però anche nella 3^ ripresa Lecca dimostra di portarsi dietro i postumi fisici e psicologici dell'atterramento, tanto da subire di nuovo alcuni ganci sinistri al corpo e al volto che lo costringono a stringere i denti. Il romano lancia molto colpi, ma senza troppo costrutto perché spesso imprecisi. Nella quarta, il romagnolo usa il jab sinistro evidenziando maggiore freddezza dell'avversario, che avanza sempre pagando però un pesante pedaggio, perché i ganci sinistri destri di Signani lo centrano con frequenza. Il quinto round inizia con Lecca alla ricerca della bagarre ma è poco lucido e guidato troppo dal cuore, per cui ottiene meno risultati .di quanto gli sforzi meriterebbero e continua a subire i colpi di Matteo Signani. Deve lavorare molto anche l'arbitro Bianco, per i frequenti clinch a cui danno vita i due protagonisti. Nel sesto tempo, Lecca ci prova ancora e trova finalmente la strada per un paio di destri precisi, mentre il romagnolo appare un po' stanco e per la prima volta non reagisce come in precedenza. Alla settima ripresa, confusa e caratterizzata da azioni disordinate, Lecca preme per quanto può e seppure di un soffio, dà la sensazione di aggiudicarsela per la maggiore attività. All’ottavp round Signani respira a bocca aperta e soffre la pressione del rivale, ma sul finire ritrova una certa velocità e ordine, portando qualche colpo preciso e abbastanza incisivo. Il romagnolo apre la nona ripresa attendendo gli assalti di Lecca che gli si lancia addosso con veemenza, però si espone a gravi rischi per la difesa quasi sguarnita. Infatti, a 1’21” del round, Signani é contro le corde e incrocia Lecca con alcuni poderosi ganci sinistri e destri facendolo accusare nettamente, poi lo spinge per liberarsi dal suo disperato tentativo di resistere, facendolo cadere pesantemente al tappeto. Si intuisce subito che, benché la caduta sia stata dovuta alla spinta, in realtà Lecca é molto provato, tanto che l’arbitro lo conta e quindi decreta il kot, vedendolo non ancora perfettamente ripreso.
Matteo Signani é il nuovo campione Latino Ibf!
(Natalizi mette al tappeto Dragisic)
Il 24enne medio di Roma, Mirko Natalizi, al debutto a torso nudo, se la vede con il 32enne serbo Sladjan Dragisic (4-13-0). Natalizi sovrasta il rivale fisicamente e tecnicamente. Cambia spesso guardia e affonda subito i colpi che il serbo sente tutti, poi su un destro contro alle corde vola al tappeto e pare già provatissimo, timoroso e con il sangue al naso. All'inizio del secondo round subisce un altro conteggio in piedi eppoi va in crisi ancora, terzo conteggio ed é rinviato saggiamente all'angolo dall’arbitro Mordini. Enorme la disparità di forze in campo, com'é naturale che sia ad un debutto. Comunque...buona prima per Mirko Natalizi!
Nei supermedi, il 30enne romagnolo di Cattolica Filippo Gallerini (5-3-0; 2 ko) affrontato e batte largamente ai punti il 29enne serbo Dusan Stojanovic (1-2-0), senza alcun problema e imponendogli anche un kd alla 6^ e ultima ripresa.
Nei leggeri, il pugliese di Misano Adriatico, Alex D'Amato (4-2-1; 1 ko), incontra in rivincita il 21enne serbo Dimitrije Djordjevic (0-12-1), già battuto nello scorso maggio.Il Ieggero di casa "riscalda" l'ambiente partendo subito all'attacco e costringendo il serbo ad una guardia a "testuggine", poi insiste anche nel secondo round. Djordjevic é piuttosto lento e macchinoso e il pugile di casa domina nettamente il match, anche se combattendo di forza, talvolta prende qualche colpo inutile. Il pugliese-romagnolo vuole il successo prima del limite, ma il rivale cerca di resistere dignitosamente. Negli ultimi due round D'Amato rallenta il ritmo e combatte con più in scioltezza, vincendo largamente ai punti, tra gli applausi.
