Porterà sul ring domani sera la sua altezza, la sua abilità di muoversi sul ring su gambe da giraffa e quei lungi colpi che arrivano dovunque. Il 24 enne Nicola Cristofori difenderà il titolo italiano dei welter contro uno dei veterani della boxe italiana, Giuseppe Tobia Loriga, che vanta il triplo di match disputati e un’esperienza internazionale iniziata nel 2004, quando Nicola aveva dieci anni.
Cristofori difende per la prima volta il titolo che ha conquistato in marzo contro Esposito. Il duello è fissato sabato sera, in diretta su Sportitalia, in piazzetta Trepponti a Comacchio, che l’organizzazione della Boxe Loreni si augura piena di gente arrivata a "Cmâc" per sostenere il giovane campione di Ferrara.
Nicola è sereno, tranquillo, cosciente di aver vissuto una preparazione perfetta, programmata con zelo dal maestro Roberto Croce:
- Ho iniziato le preparazione dieci settimane fa, sotto la guida del mio maestro Croce e del preparatore atletico Matteo Guerzoni. Ho visto la mia forma crescere giorno per giorno perché alla Ferrara Boxe non abbiamo trascurato nulla. Ho curato molto la tecnica, la rapidità e l’esplosività con ottimi risultati. Ho fatto molte ore di sparring con vari pugile di stili diversi come vuole il mio maestro. Anche il peso è a posto anche se con la mia altezza non è mai facile scendere a 66.6 kg, ma il mio personal trainer mi ha aiutato molto. Mi rendo conto dell’importanza della serata di sabato e a questo proposito devo ringraziare la Pugilistica Comacchiese cha ha aiutato notevolmente nell’organizzazione logistica il mio team.
Affronti Tobia Loriga che vanta qualcosa come 12 anni di pugilato professionistico in più, con successi nazionali e internazionali. Non avrai un pizzico di trepidazione ad affrontarlo ?
-Sono un pugile professionista che sale sul ring sempre credendo nei miei mezzi e nella mia preparazione ma nutro un grande rispetto per Loriga. Non posso dimenticare che ha affrontato Julio Cesar Chavez Jr, un pugile che ammiro molto, quindi massima deferenza nei confronti del mio sfidante. Poi sul ring ognuno giocherà le sue carte. Io credo sempre che ogni match abbia la sua storia ed è difficile fare previsioni. Credo però che Loriga non mi correrà dietro come ha fatto Michele Esposito nella serata in cui ho conquistato il titolo. Il maestro Croce mi ha chiesto di trovare subito la distanza e imporre il mio gioco. Spero di farlo. Sono preparato mentalmente per questo e credo verrà fuori anche un gran bel match sotto il profilo tecnico .
Combattere a Comacchio significa avere mille persone attorno che ti solleciteranno a dare il massimo ?
-Io spero siano addirittura di più, sono entusiasta di combattere in piazzetta TrePonti, Per quanto riguarda la mia performance non sono un tipo ansioso quindi salirò sul ring calmo e tranquillo. Se nasceranno dei problemi ci penserà il mio maestro Croce a risolverli. Esiste un rapporto particolare tra noi. Io lavoro nell’azienda di mio zio ma passo il resto del tempo libero con il mio insegnante . Mi fido ciecamente di lui. Ovviamente avverto un po’ di responsabilità ma perché mi sono imposto di vincere per tante ragioni. Sarà un premio grande per la mia palestra e per Mario Loreni che crede in me. Per mio zio Paolo che mi ha avviato alla boxe, per mia madre Angela che mi supporta in ogni situazione e per la mia fidanzata Camilla che non mi ha lasciato solo un attimo nemmeno nei momenti difficili della dieta . Se vinco, però, dedicherò il successo a mio nonno Giuseppe che non c’è più. Per lui sarebbe stata una soddisfazione immensa vedermi riconfermato campione.-