(Tony Yoka ed Estelle Mossely, entrambi "d'oro" sul ring di Rio 2016)

 Come abbiamo già annunciato giorni fa  la  25enne francese Estelle Mossely ha deciso di passare al professionismo, dopo avere vinto o quasi tutto ciò che c’era da vincere tra le dilettanti, a cominciare dalla medaglia d’oro ai Mondiali di Astana 2012 e ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. Debutterà sabato prossimo, 28 luglio, sul ring di Deauville, famosa località balneare affacciata sull’Atlantico, battendosi con la coetanea del Montenegro e serba d’adozione, Aleksandra Vujovic (4-6-1; 2 ko), al limite delle superleggere. Ovviamente la rivale é di un livello adatto a testare l’atleta francese alla sua prima uscita, senza riservarle troppi rischi e nel suo curriculum sono presenti comunque due nomi importanti della boxe femminile transalpina:  Myriam Dellal (recente rivale di Monica Gentili), da cui é stata sconfitta ai punti e Oshin Derieuw, contro la quale ha ceduto una volta ai punti e una seconda per ko, sempre nel corso del 2017. Insomma, la Francia potrà contare tra breve su una più che probabile protagonista della boxe femminile nei prossimi anni ad alti livelli internazionale, sulle orme tracciate dalle grandi Myriam Lamare e Anne Sophie Mathis.

Ad accrescere l’interesse e la curiosità attorno ad Estelle Mossely, il suo legame con l’altrettanto campione olimpionico di Rio dei pesi massimi, Anthony Yoka, da cui é nato un figlio proprio nello scorso agosto. Una storia di sport e di vita tanto rara e affascinante da sembrare quasi uscita da un libro di fiabe.

Nel sotto-clou, il campione dell'UE dei superwelter di Caen, il 26enne Maxime Beaussire (26-1-1; 10 ko) se la vedrà in otto riprese con l'imbattuto Cédric Paté (12-0-2; 4 ko). Un impegno non semplicissimo per il giovane transalpino, che ha sostenuto l'ultimo match nello scorso febbraio nella propria città difendendo vittoriosamente il titolo, per kot al 7° round, contro il livornese Lenny Bottai.