Grande e decisiva trasferta del nostro 36enne Michele Di Rocco (41-3-1; 18 ko) in Spagna. Il 4 Agosto, infatti, il gitano folignate, già campione europeo dei superleggeri, salirà sul ring della famosa località balneare di Marbella, sulla Costa del Sol nei pressi di Malaga, per battersi contro un "astro" del ricco pugilato spagnolo: l'imbattuto detentore del titolo continentale dei welter, Kerman "Revolver" Lejarraga (25-0-0; 20 ko), 26enne beniamino di Bilbao e di tutto il popolo basco, in procinto di difendere la sua "fresca" corona, conquistata lo scorso 28 Aprile nella propria città con un eclatante ko ai danni del britannico Skeete in soli due round, contro l'insidioso 33enne mancino britannico di Birmingham, Frankie Gavin (25-3-0; 15 ko), sempre a Bilbao il 17 Novembre.
E' palese che l'MGZ, sigla organizzatrice dell'evento, abbia visto in Di Rocco un avversario esperto, di nome, con ottime credenziali in Spagna (la sua bellissima difesa dell'Europeo a Fuenlabrada, nel 2014, contro l'iberico imbattuto Ruben Nieto...) e quindi in grado di offrire spettacolo ma, nello stesso tempo, non in grado di rappresentare un eccessivo pericolo per Lejarraga.
Probabilmente sull'ingaggio di Michele da parte dei promoter spagnoli, oltre a quanto già detto, hanno influito anche le due sconfitte prima le limite da lui subite nel 2016 a Glasgow contro Burns (per il vacante Mondiale Wba) e a Mosca contro Troyanowsky nel 2017. Ciò probabilmente li ha convinti che Di Rocco non sia più quello dei tempi migliori... Il nostro rappresentante, quindi, avrà uno stimolo in più per dimostrare, con orgoglio e professionalità, quanto si sbaglino.
E' chiaro che l'attende una prova durissima e irta di insidie, perché Kerman Lejarraga è un pugile "vero", in possesso di una carica agonistica con pochi eguali attualmente in Europa, mani molto pesanti, ritmo e anche una buona scuola pugilistica. Però non é imbattibile e proprio un anno fa, a casa propria, rischiò il ko contro il non irresistibile panamense Cosio, prima di metterlo a sua volta ko. Certamente "Revolver" potrebbe rivelarsi forse l'avversario più difficile mai affrontato in carriera da Michele, persino più di Burns, Daws, Nieto e Troyanowsky, ma per risalire in alto certi rischi vanno affrontati perché inevitabili.
Ma di tutto ciò ci sarà tempo di parlare...