All'inizio di quest'anno, l'ex campione Celestino "Pelenchin" Caballero è stato condannato definitivamente a cinque anni di prigione per essere stato trovato in possesso di dieci kg. di cocaina mentre percorreva con la sua auto l'autostrada che porta da Panama City a Colon. Caballero è stato un grande protagonista nel nuovo millennio della boxe panamense, vincendo l'Ibf e Wba nei supergallo e nei piuma. Imprigionato, in attesa della sentenza definitiva, nel 2017 Caballero ha riconosciuto la sua colpa e si è scusato pubblicanete, dichiarando attraverso il suo avvocato che non avrebbe "mai più" avuto a che fare con il mondo degli stupefacenti. La legale Sheyla Mille ha così iniziato una lunga opera di riabilitazione pubblica. Ha fatto pubblicare articoli in cui si metteva in evidenza lo stato emotivo particolarmente vulnerabile di un uomo solo, sprofondato in problemi economici gravi e senza un lavoro fisso, poi ha chiesto al Tribunale che per la buona condotta gli fosse alleviata la pena. Petizione accolta e il Giudice di Panama ha annunciato la libertà condizionata di Caballero per svolgere lavori sociali a Colon. Ovviamente, per tutti i cinque anni "Pelechin" non dovrà sbagliare una virgola.
Più breve ma non meno pesante la pentecoste personale del 29enne di Mexico City Carlos Cuadras, campione per due anni dei supermosca Wbc. All'inizio di primavera il popolare "Prince" annunciava che, dopo le sconfitte contro Gonzales (nel 2016), Estrada e Arroyo, si era sempre più avvicinato alla dipendenza all'alcool e agli stupefacenti e intendeva entrare in un centro riabilitativo. Il presidente Wbc, Mauricio Sulaiman, applaudì il suo desiderio di riscatto e lo aiutò a scegliere il centro Narconon. E' di ieri la notizia che, dopo un paio di settimane di grande impegno da parte dell'ex campione, il suo percorso verso la normalità sta procedendo a gonfie vele. Sui social network tanti messaggi di incoraggiamento a Cuadras, impegnato nel match più difficile della sua vita.