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L’Emilia Romagna vince (5-2) contro il Crumlin Dublino

A Bologna, nella tradizionale sfida italo-irlandese giunta alla nona edizione, brillano Bencivenga, Quiroz e Senia. Bene anche Honchar. Quarneti vittorioso per intervento medico al primo round.
 Pesci con Daniel Quiroz Daniel Quiroz con il suo coach Pesci
di Maurizio Roveri
Vince ancora, la Rappresentativa dell’Emilia Romagna, nella tradizionale sfida con il Crumlin Boxing Club Dublino. In occasione di “Irlanda in Festa” a Bologna. Cinque successi italiani in sette combattimenti. Portano la firma di Simone Bencivenga (Regis Bologna), Maksym Honchar (Pugilistica Alto Reno), Marsid Senia (Pugilistica Tranvieri Bologna), Daniel Quiroz (Boxe Le Torri Bologna) e Nicola Quarneti (Boxe Lugo). Due i successi dei ragazzi irlandesi, ottenuti da Kelly Senan che ha battuto Pitera per intervento medico e da Peter Curr che ha prevalso ai punti su un Puccetti orgoglioso ma ovviamente con qualche problema di ritmo essendo al rientro dopo 46 mesi.
L’organizzatore Franco Palmieri ha organizzato per la nona volta questa interessante sfida internazionale, cominciata nel 2008. Edizione apprezzabile, alla quale purtroppo sono mancati gli effetti speciali dell’ultimo attesissimo match in programma (che si annunciava vibrante e spettacolare) interrotto sul nascere a causa di una ferita accidentale alla fronte che ha fermato l’irlandese Tony McGlynn dopo appena 1’34”.
In particolare evidenza Simone Bencivenga, 18 anni, 69 chili, che ha vinto prima del limite costringendo il suo avversario a subìre tre conteggi da parte dell’arbitro. Ha un senso, questo successo ottenuto in maniera così energica. Indica che il ragazzo della Regis è in crescita e sta acquisendo convinzione e autostima.  
Racconto la boxe di “Irlanda in Festa” su Boxeringweb fin dalla prima edizione e posso dire che raramente ho visto un irlandese perdere prima del limite. Qualche volta è avvenuto in nove anni, ma raramente. I ragazzi che Philip Sutcliffe porta a Bologna sono dei duri, hanno orgoglio, mentalmente e fisicamente predisposti per la battaglia. Battere uno di questi valorosi combattenti per RSC (l’equivalente del kappao tecnico del Professionismo) assume un certo significato.
Ho visto Bencivenga lavorare efficacemente con il destro, caricare i colpi, attaccare ma evitando - abbastanza - di scomporsi. Ha preso presto le misure a Barry Nolan e prim’ancora che il gong mettesse fine al primo round ha trascinato l’irlandese in un angolo bloccandolo con una serie prolungata di colpi a corpo. Nolan non riusciva ad arginare l’intensità dell’azione di Bencivenga e la sua fisicità. Inevitabilmente l’ottimo arbitro Giubelli ha effettuato un primo conteggio in piedi per l’irlandese. Secondo round. Ancora il diretto destro del pugile della Regis in azione. A creare problemi a Barry Nolan. Bencivenga insiste. Le braccia si muovono bene, altri diretti vanno a segno, l’irlandese appare nuovamente in difficoltà e l’arbitro interviene per un secondo conteggio. Il ragazzo bolognese capisce di avere il match in pugno, la sua azione è incalzante e consistente, l’irlandese subisce soltanto e il terzo conteggio effettuato da Giubelli toglie Barry Nolan dalla sofferenza di un match diventato a senso unico. 
 
Positivo il commento dell’organizzatore Palmieri sul match di Simone Bencivenga. “Gli ho visto esprimere un pugilato più limpido rispetto ad altre volte. Simone tende ad essere un fighter, ama andare all’attacco ma in questa occasione lo ha fatto in maniera sufficientemente controllata, con meno foga. Ci eravamo raccomandati, noi della Regis, di non accettare la battaglia a viso aperto. Che è il terreno preferito dagli irlandesi. Lui ha attaccato perchè questa è la sua natura, è nel suo istinto, tuttavia l’ha saputo fare con equilibrio e una certa lucidità. Può fare ancora meglio. Ha diciott’anni, è destinato a crescere. Porta bene i diretti e ha la struttura fisica per poter diventare ancora più lineare nella sua espressione pugilistica, boxando alla media distanza”.
Convincente la prestazione di Daniel Quiroz, detto “Cuba”. Il ventiduenne 69 chili della palestra Le Torri ha prodotto il suo miglior match in carriera, conquistando l’undicesima vittoria in 15 match. Chiara vittoria ai punti contro Thomas Myers. L’irlandese attacca, Quiroz gli prende il tempo e va a segno con colpi dritti. Il sinistro in particolare entra nella guardia del pugile di Dublino. Bella combinazione destro e montante sinistro di un Quiroz attivo e preciso, che tiene con sicurezza il ring e chiude in maniera convincente anche il terzo round piazzando un altro montante al corpo.
Ha mantenuto l’imbattibilità Marsid Senia, peso medio della Pugilistica Tranvieri Bologna. L’allievo del maestro Di Tullio è pugile che sa come si tiene il ring. Possiede senso tattico e buon controllo. Non ha i centimetri da peso medio, combatte nella categoria dei 75 chili ed è alto 1,74. Però è robusto, solido, concreto. Fa una boxe essenziale. Il suo pregio è l’avere il senso della distanza, e la capacità di interpretare il match. Attacca, ma senza buttarsi dentro. Avanza a piccoli passi, composto, studiando le mosse dell’avversario e aspettando il momento per trovare gli spazi nei quali portare i suoi colpi in serie. Quando Jack Brady ha tentato delle sortite afferrando l’iniziativa, per cercare di cambiare il destino del combattimento, si sono viste le cose più pregevoli di Senia: i diretti portati dalla media distanza, con buona scelta di tempo. Ha 19 anni, Marsid Senia ( foto sotto) . Decimo match in carriera, 8 vittorie e 2 pareggi. 
BOLOGNA CREMLIN 5
Intensissimo il combattimento fra Maksym Honchar pugile dell’Alto Reno del maestro Lele Orlando e Jack Higgins. Due ragazzi che hanno dato tutto, fino all’ultima goccia di sudore e di energia. Combattimento vibrante, molto apprezzato dal folto pubblico. Una vera battaglia. Primo round in equilibrio ma con preferenza per l’irlandese, che nelle scazzottate si trova a suo agio. All’angolo, il maestro Lele Orlando fa capire al suo pugile che non deve “fare la guerra”. Honchar mette in pratica i suggerimenti del suo tecnico, lascia che sia l’irlandese ad attaccare di più e lo anticipa con incisivi colpi in uscita. Alla media distanza si fa preferire il pugilato del ragazzo dell’Alto Reno. L’irlandese allora cerca la corta distanza, il corpo a corpo. Honchar va a battersi sul suo campo, per tre minuti di straordinaria intensità che entusiasmano la gente a bordo ring. Match aspro, di grande energia, sul filo dell’equilibrio. I giudici apprezzano di più la boxe di Honchar e gli assegnano il verdetto.
Stefano Puccetti, 69 chili, 31 anni, tornava sul ring a distanza di 46 mesi. Fisico solido. Buona impostazione. Chiaro, però, che rientrando dopo tanto tempo l’occhio, i riflessi, il ritmo non potevano essere quelli dei giorni migliori. Inoltre ha trovato per avversario un duro, Peter Curr, pugile mancino, preparatissimo, pronto a imporre al match ritmi intensi. Bene Puccetti per un round e mezzo, poi si è fermato sulle gambe, ha cercato di contrastare il forte avversario con l’esperienza. Sconfitta ai punti per il pugile di Paolo Pesci, comunque dignitosa.
Doveva essere il gran finale di questa edizione, la battaglia fra Nicola Quarneti e Tony McGlinn. Purtroppo una ferita alla fronte dell’irlandese, su una testata involontaria, ha posto fine all’incontro dopo un minuto e trentaquattro secondi. Il medico ha valutato che il ragazzo irlandese non era nella condizione di proseguire.
 
 
 I RISULTATI
Senior, kg 64: Kelly Senan (Crumlin Boxing Club Dublino) batte Andrii Pitera (Regis Bologna) per RSCI(intervento medico) al 2° round.
Senior, kg 69: Simone Bencivenga (Rgis Bologna) batte Barry Nolan (Crumlin) per RSC a 2’37” del 2° round.
Senior, kg 69: Maksym Honchar (Alto Reno) batte Jack Higgins (Crumlin) ai punti.
Senior, kg 75: Marsid Senia (Pugilistica Tranvieri) batte Jack Brady (Crumlin) ai punti.
Elite, kg 69: Daniel “Cuba” Quiroz (Boxe Le Torri Bologna) batte Thomas Myers (Crumlin) ai punti.
Elite, kg 69: Peter Curr (Crumlin) batte Stefano Puccetti (Boxe Le Torri) ai punti.
Elite, kg 69: Nicola Quarneti (Boxe Lugo) batte Tony McGlinn (Crumlin) per intervento medico (accidentaly injury)  al primo round.
Hanno giudicato e diretto gli arbitri Giubelli, Guida, Menendez, Roda.
 

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