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Orlando Fiordigiglio riparte e cerca una stagione 2018 di alto profilo

Orlando Fiordigiglio apre la stagione 2018 con entusiasmo e una certa dose di ottimismo. La sconfitta immeritata contro Zakaria Attou nell’ostile Saint Quetin è stata metabolizzata e dopo aver svolto settimane di preparazione atletica s'appresta a raggiungere Ravenna, dove si metterà a disposizione dello “storico” maestro Meo Gordini.

Il rientro sul ring è fissato per il mese di maggio, sotto una nuova bandiera e con tanti progetti da realizzare:

Fiordigiglio che GRINTA

 -Considero il match con Attou un episodio negativo della mia carriera, ma sotto il profilo professionale sono convinto di aver combattuto bene in Piccardia e di non aver meritato la sconfitta. Certo, non è stato facile tornare a pensare al futuro, ma è tornata la voglia di faticare e di divertirmi con il pugilato. Dunque, riparto con nuovi stimoli. Ho acceso un rapporto con il manager Christian Cherchi. Insieme abbiamo tracciato un precorso di caratura internazionale che partirà dal prossimo 19 maggio. Ancora non conosco l’avversario, ma so perfettamente che l’affronterò con il massimo impegno-.

Nuovi stimoli e nuova preparazione?

-Non esattamente. Il mio desiderio è di tornare alle origini, quando il mio rapporto con il pugilato era fatto di emozioni prima di tutt, ma anche di spontaneità tecnico-agonistica.  Mi sto preparando dal punto di vista atletico con il preparatore Carlo Buzzichelli e in questo momento lavoro su potenza, velocità ed esplosività. Dalla prossima settimana mi metterò agli ordini di Meo Gordini, per avviare la parte tecnica della preparazione. Meo rimane al centro della mia galassia professionale-.

Il titolo europeo è ancora al centro dei tuoi obiettivi?  

 -Non potrebbe essere altrimenti, dopo due tentativi falliti e vissuti a braccetto con episodi poco fortunati, come quello con Vitu. Ero in vantaggio, poi un problema fisico ha mandato all’aria tutto. Voglio rifarmi e riguadagnare posizioni di prestigio. In questo credo che la famiglia Cherchi mi darà veramente una mano. Sono molto attento a quello che sta succedendo in campo continentale. L’11 maggio Attou metterà in palio il titolo Ebu contro lo spagnolo Sergio Garcia. Non penso che il francese riuscirà a mantenere il titolo contro un giovane esplosivo come Garcia, che sta già facendo progetti mondiali.  Quindi, gli orizzonti continentali potrebbero cambiare e nuovi pretendenti potrebbero entrare in gioco. Tra questi, spero di esserci anch'io. Dopo la performance di maggio, in estate spero di combattere in un match di valore  internazionale e mettermi in pole position per qualcosa d’importante. Cerco un 2018  di alto profilo-.

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