L'ex campione di tutte le sigle dei superleggeri, Terence Crawford, non ha gradito le critiche del campione Jeff Horn, che l'ha tacciato di arrendevolezza e di mancanza di carattere di fronte ad un piccolo infortunio alla mano.
In questi giorni la Top Rank ha fatto girare la notizia che il match contro l'australiano potrebbe slittare a maggio o addirittura a giugno.
Il trainer di Crawford, Brian McIntyre, ha a sua volta dichiarato alla stampa che il suo pugile deve combattere al pieno della forma fisica e che l'infortunio fa parte del gioco. La posta è alta e Horn sarà ben pagato (si parla di due milioni di dollari) e i documenti presentati al Wbo testimoniano la gravità dell'impedimento.
Da parte sua, lo statunitense ha postato un tweet in cui chiede a Horn di rimanere calmo, di continuare ad allenarsi e di godere di questo tempo in cui potrà indossare la cintura, perchè è intenzionato a portargliela via.
Dietro le quinte però la potenza fisica, la boxe rude e a volte poco ortodossa di Horn preoccupano il team di Crawford. Il rinvio potrebbe essere dovuto proprio alla ricerca di una forma perfetta del campione di Omaha, in questo suo esordio nei pesi welter.
L'esempio di Mikey Garcia non è sconosciuto ad un coach abile come McIntyre; è un grande campione e un ottimo colpitore, eppure da superleggero rende qualcosa in meno che da leggero.
In realtà, il peso forma di Crawford oggi è di 63 kg. e renderà a Horn tre chili e mezzo di prestanza fisica, anche se naturalmente il peso ufficiale parlerà di altre cifre.
Crawford, da peso welter, esprimerà egualmente la velocità e rapidità di movimenti, ma la potenza potrebbe non essere così efficace come nella categoria inferiore. A maggio 2017, contro Felix Diaz, è stato scosso da un paio di colpi anche se poi ha vinto al decimo round. Quindi, massima prudenza e la parola d'ordine che Horn "non dovrà avere nessun vantaggio di sorta".