QUATTRO CHIACCHIERE CON GIOVANNI DE CAROLIS
Giovanni De Carolis è alla ricerca di una nuova chance importante per ridare un senso a una carriera già notevole, ma visto che l'atleta è ancora integro e ha voglia di combattere, che possa avere ancora un domani.
Il già iridato Wba dei supermedi sarà impegnato in un match di rodaggio questo venerdì 19 gennaio a Nepi, cittadina laziale non lontana da Roma, contro il serbo Bojan Radovic, quindi il mese dopo è chiamato all'impresa di combattere a Sydney per il titolo Wba dell'Oceania contro Bilal Akkawy, ragazzo di casa dalle mani pesanti.
-Insomma Giovanni hai due impegni ravvicinati e l'occasione di volare addirittura a Sydney...
-Venerdì sera il match con Radovic deve dire tante cose, mi deve dare indicazioni importanti. Mi ci sto preparando bene, e vedo buone cose in quello che faccio, vedremo se il ring le confermerà.
L'Australia è una motivazione seria e stimolante, ma venerdì a Nepi devo combattere in maniera puntigliosa, perché mi basterebbe prendere un pugno ben dato per rovinare tutto. Quindi massima attenzione e grande rispetto per l'avversario.
-Radovic è un perditore ma che è andato ko solo una volta su venti sconfitte. Sembra l'uomo giusto per permettere un certo tipo di lavoro.
-Ha perso ai punti anche con Demchenko, che è uno che ha le mani molto pesanti, segno che è un ragazzo molto resistente. L'ho visto, è pericoloso con il gancio, tecnicamente non è un fenomeno ma è uno che non molla mai e che è molto tenace. Per me il tipo di match con lui è quello ideale.
-Prendere uno che andava giù al primo pugno non serviva...
-Assolutamente no, e tutti sanno cosa penso dei match con quei tipi di pugile. Per andare in Australia mi hanno chiesto di fare prima un altro match è questo Radovic è assolutamente perfetto per ciò che serviva. Poi sceso dal ring con lui penseremo ad Akkawy.
Andrea Bacci
De Carolis in allenamento per la kermesse di venerdì sera a Nepi organizzata da Roundzero