(Mauro "La Hienita" Barrios, alla prima sconfitta, fermato da un sinistro di Martín "El Negro" Rocha)
All’Hotel Mónaco di Villa Carlos Paz, nei pressi della città argentina di Cordoba, si è svolta ieri notte una riunione pugilistica dai contenuti davvero spettacolari e che sembra aver raccolto un ampio indice di gradimento sia tra gli spettatori a bordo ring che tra quelli collegati attraverso la televisione.
Il clou era affidato, per un infuocato derby cordobese, a due superwelter mancini di buone speranze, i cui nomi evidenziano chiaramente le loro origini italiane: l’imbattuto 28enne Alexis “El Terrible” Veronesi (9-0-0; 4 ko) e il 21enne Adrian Marcelo Sasso (7-2-0; 1 ko). Il primo brevilineo, potente e molto aggressivo; il secondo alto, tecnico e attendista. Ha vinto Veronesi largamente, ma il cartellini non dicono del tutto la verità dal momento che ciascuna delle dieci riprese se l’è dovuta sudare e talvolta tanto. Solo nell’ultimo round il punteggio è andato chiaramente dalla sua parte perché, quando mancavano pochi secondi al gong conclusivo, con un gancio sinistro ha atterrato Sasso. Vittoria meritata per lui, ma molti applausi per entrambi.
Grandissima curiosità circondava poi il secondo match della carriera del 24enne Mauro Barrios, la “Hienita”. Figlio dell’indimenticato campione del mondo dei superpiuma Rodrigo “La Hiena” Barrios, il ragazzo é stato battuto dal tutt’altro che comodo e malleabile 20enne Martín "El Negro" Rocha (2-3-0, 1 KO), un altissimo leggero mulatto in possesso di buona scuola e di braccia velocissime e pesanti, a conferma di come i record spesso non raccontino tutta la verità…Circondato dal gran tifo dei presenti, Mauro Barrios ha esibito una struttura fisica molto simile a quella del padre e pure un analogo carattere. Aggressivo, combattivo e in possesso di gran ritmo, è stato costretto però talvolta anche a stringere i denti, sotto i colpi lunghi e “secchi” di Rocha che non ha ceduto il passo nemmeno per un istante ed é stato alla fine dichiarato vincitore per split decision (39-37,5; 39-37,5; 37-39).
“La Hienita” possiede mani pesanti e sa lavorare al corpo, ma deve perfezionare a difesa e non cedere troppo all’istinto “guerriero”. Però il sangue non è acqua…Al termine delle quattro riprese, pubblico entusiasta per l’intenso spettacolo offerto da due ragazzi di cui probabilmente si sentirà parlare in futuro.