(Da sx: Mauro Maximiliano Godoy e Leonardo Fabio Amitrano)
Ieri sera, il 28enne Mauro Maximiliano Godoy (30-2-0; 15 ko), campione sudamericano dei pesi superleggeri si è battuto nella sua città andina di Neuquen. “El Rayo” (Il Raggio) difendeva la cintura contro il 23enne connazionale di San Luis, Leonardo Fabio Amitrano (11-2-0; 6 ko), un giovanissimo interessante, ritenuto però uno sfidante abbastanza “comodo”. Godoy nello scorso Ottobre aveva perso per split decision con Yapur per la cintura nazionale e stavolta, come avevamo scritto, non solo “doveva vincere, ma vincere alla grande”.
Invece, ha fallito l’impresa ed è incappato in un’identica battuta d’arresto al fotofinish. Amitrano si è rivelato un ragazzo dotato di tecnica e intelligenza pugilistica non comuni, efficace e per nulla condizionato dal tifo dei sostenitori della Patagonia a favore del loro beniamino, conducendo un combattimento stilisticamente impeccabile, avvincente e assai equilibrato. Sia chiaro che i cartellini dei giudici (114-114 e 116-114, 116,5-116 per lo sfidante), non pregiudicano il promettente futuro di Godoy. Lo rallentano soltanto, lanciando nel contempo Amitrano a livelli internazionali. Alla fine del match, i “bollenti” appassionati della gelida Patagonia se la sono presa vivacemente con alcuni dirigenti della Federazione Argentina di Boxe, ritenendoli corresponsabili di un verdetto che essi hanno considerato ingiusto.
Rivincita a breve?