(Godoy, a destra, esibisce la sua temibile potenza)
Domani sera, il 28enne Mauro Maximiliano Godoy (30-2-0; 15 ko), campione sudamericano dei pesi superleggeri, combatterà nella sua città di Neuquen, dove la Patagonia incontra le Ande ai confini con il Cile. “El Rayo” (Il Raggio), come viene chiamato dai suoi numerosi tifosi, non è un pugile “qualunque”, ma un vero talento dotato di classe e potenza che potrebbe farsi largo anche tra le alte vette internazionali, pur essendo nato in un luogo “sbagliato”, dal momento che la sua terra natale è periferica rispetto al “giro” importante del pugilato argentino e, ancor più, mondiale.
Affronterà un 23enne connazionale di San Luis, Leonardo Fabio Amitrano (11-2-0; 6 ko), il quale non è certamente un fulmine di guerra ma vanta un destro pesante e un’età in cui tutto è ancora possibile.
Godoy, forse per deconcentrazione o per chissà cos’altro, ha recentemente deluso i suoi sostenitori subendo una sconfitta del tutto inattesa. Nello scorso Ottobre, infatti, ha perso per split decision con Yapur per la cintura nazionale, appena sei mesi dopo averlo largamente dominato proprio a Neuquen, con in palio il titolo sudamericano. Il pubblico argentino è molto passionale e non ammette che un proprio beniamino compia simili “scivoloni”. Li considera quasi un tradimento. “El Rayo” se n’è reso conto ed è rapidamente risalito sul ring appena un mese dopo aver commesso il “peccato”, mettendo ko il colombiano Faria alla 4^ ripresa. Ma prima di perdonarlo del tutto, i tifosi della Patagonia vogliono la controprova e Amitrano rischierà ancor di più proprio per questo: Godoy non solo deve vincere, ma vincere alla grande.
Se tutto andrà come i pronostici fanno supporre, allora per il ragazzo nato nel posto “sbagliato” potrebbe ricominciare la scalata alle alte vette.