Sono trascorsi quasi 11 anni da quel risultato di split decision che a Las Vegas sancì la vittoria di Floyd Mayweather su Oscar De La Hoya, la quale permise a “Money” di strappargli la cintura Wbc dei superwelter. Ma in realtà quel match non è mai terminato e oggi, lontano dal ring, i due protagonisti di allora si scambiano duri colpi “a parole”.
In un’intervista a FightHype.com, in queste ultime ore, Mayweather non ha mancato di sottolineare per l’ennesima volta la sua TOTALE superiorità sul “Golden Boy”, sia in termini di personalità che pugilistica. “Sono stato campione in sei categorie-Ha dichiarato “Money”-Per questo è tanto invidioso e ciò è per davvero una “pena”. Non ha guadagnato più denaro di me; non è stato pugile migliore di me; la sua difesa non era pari alla mia e nemmeno la sua mascella. Non sono mai stato un codardo e mai lo sarò e potevo combattere per linee interne e per quelle esterne, colpire o contrattaccare. L’ho dimostrato!”.
Mayweather ha poi avanzato un’altra convinzione: non solo perché è stato sconfitto da lui De La Hoya si tormenta, ma anche perché ha dominato dinanzi a tutto il mondo un suo pugile imbattuto. Facile comprendere il riferimento a “Canelo” Alvarez…
“Money” ha poi continuato ad attaccare, aggiungendo: “Il mio fisico ha cominciato a “rompersi” già dieci anni fa, però ho trovato ugualmente la maniera di continuare a vincere, anche contro i membri della Hall of Fame, con il mio gioco mentale, che è tanto folle per trovare sempre strade vincenti verso la vittoria. E soprattutto non mi sono mai lamentato né ho pianto. Dopo il nostro match, alcuni dissero che questo tizio (…sempre De La Hoya) avav battuto Floyd. Doveva forse vincere perché mi ha portato alcuni buoni colpi in tre round su dodici? Ma per favore!...”.
Insomma, ne dovranno passare di anni ancora perché scenda la tregua su Mayweather-De La Hoya, il combattimento infinito! Ma del resto, qui in Italia non ci siamo abituati da oltre mezzo secolo alla mai sopita “guerra” tra Sandro Mazzinghi e Nino Benvenuti? Grandi campioni fanno grandi sfide che comportano grandi vittorie e altrettanto grandi sconfitte.
In fondo, forse è giusto e naturale che sia così.