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Saunders vs Lemieux, una sfida molto incerta per battersi coi migliori

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di Roberto Gentili

LAVAL (Montreal, Canada) - Billy Joe Saunders salirà sul ring in cerca di rispetto. È il campione dei medi, ma del titolo possiede solo una fetta, la meno importante. Non tanto perché è quella che appartiene alla Wbo, quanto perché le altre tre sono di proprietà di Gennady Golovkin. E GGG si prende l’intera scena ovunque vada, nel caso ci fosse qualcosa in sospeso ci penserebbe Saul Canelo Alvarez a riempire gli spazi vuoti. Senza dimenticarci che in zona girano personaggi tipo Sergiy Derevyanchenko, Jermail Charlo, Ryota Murata e Daniel Jacobs.

Ma BJS (25-0, 12 ko) è pugile di valore assoluto. Imbattuto, furbo e con una boxe solida alle spalle. Vero, ma è pur sempre in cerca di rispetto. È campione, è alla terza difesa del titolo vinto nel dicembre 2015 contro Andy Lee. Ma proprio nelle difese si annida il dubbio che lo tiene ancora dietro i migliori. Contro Akavov e Willy Monroe jr non ha certo entusiasmato. E lui per conquistare il ruolo del protagonista ha bisogno di far ballare la gente sulle sedie.

Sì, perché, BJS è uno che riempie di parole le vigilie. Ne ha dette tante anche prima della sfida di questo sabato 16 dicembre, a Laval (Montreal, Quebec, Canada) al Place Bell contro David Lemieux (38-3, 33 ko).

Pesanti le ultime pronunciate in conferenza stampa: “Lo spegnerò come una candela. Sono un combattente, sono un guerriero gitano che viaggia attraverso il Pianeta per difendere il suo titolo. Faccio a pugni da quando avevo sedici anni, non mi lascerò spaventare da tredicimila indemoniati. Sono troppo forte per lui.”

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Parla, parla, parla. E allora la gente si aspetta che combatta al livello della sua logorrea. Non sempre gli riesce.

Sul ring però non è necessario essere simpatici, così lui andrà su da arrogante, dispotico, ma sicuramente anche da leggero favorito. Ha una boxe non bellissima da vedere, ma efficace. Un pugilato rude, con una difesa intelligente e rocciosa, e una fase di attacco che potrebbe mettere in difficoltà chiunque, soprattutto il rivale di sabato notte.

Lemieux è potente, ha pugni pesanti, ma mostra delle lacune difensive figlie soprattutto di una rigidità sul tronco. Carenze emerse in maniera rilevante proprio contro Golovkin. Ma si sa, GGG sembra un demonio in grado di ingigantire i difetti altrui. Non fa testo, è l’eccezione. E in fondo negli ultimi cinque anni il canadese ha subito l’unica sconfitta contro il fuoriclasse kazako.

I tifosi, è vero, non salgono sul ring. Ma averne più o meno tredicimila che urlano il tuo nome, un piccolo aiuto possono sempre dartelo.

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In una sfida equilibrata come questa, anche il minimo dettaglio può spostare gli equilibri. Non si sa, tanto per citare un altro elemento di disturbo, come Lemieux reagirà davanti a un mancino, tosto e attento sul piano tattico. Uno che potrebbe cercare di confondere il combattimento, portandolo via dagli schemi classici facendolo tracimare in una lotta feroce, scorretta. È possibile anche che, soprattutto nella fase iniziale, BJS cerchi di gestire la situazione andando via di gambe, tenendosi spesso fuori tiro, evitando insomma di incocciare nelle botte di Lemieux che soprattutto in avvio saranno micidiali. Fidandosi di quello che lui stessa ha profetizzato: “un prevedibile calo del ragazzo con il passare delle riprese."

Lemieux ha nei pugni e nella boxe le armi per imporsi. Molto dipenderà dalla sua tenuta fisica, da come reggerà alla distanza. E, soprattutto, da come riuscirà a incrociare BJS. Perché signori, se arriva a segno il gancio sinistro del canadese sono dolori per tutti. Saunders per primo.

I media hanno approcci diversi.

I britannici considerano Lemieux poco veloce, un avversario non difficile. Dicono abbia affrontato pugili di media qualità e non appena ha dovuto misurarsi con avversari più quotati, è stato sconfitto.

I canadesi, invece, poggiano le loro considerazioni sulla potenza, dando considerevole importanza alla notevole differenza che c’è nella percentuale di ko messi a segno dai due protagonisti (80% contro 48% a favore di Lemieux) e reputano Saunders pugile senza grande pugno e con una difesa non brillantissima.

 

I tifosi canadesi sperano di veder crollare l’inglese, non hanno sopportato gli sproloqui di questi giorni. E non sono stati i soli.

Entrambi i pugili cercano un appiglio per continuare a sognare. Vogliono una sfida con Golovkin o Canelo, per averla devono cominciare da qui. Vincere sabato notte, in modo eclatante, darebbe al fortunato la chiave per aprire scenari magici. È anche questo che aumenta la tensione attorno al titolo e fa crescere in tutti noi la curiosità.

Oltre all’incontro principale ci sarà da seguire un’altra sfida interessante, quella tra Antoine Douglas (22-1-1, 16 ko) e Gary O’Sullivan (26-2, 18 ko), valida per l’Intercontinentale WBO dei medi.

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