Delusione per il mancato peso di Ramirez
Il trentenne gallese Lee Selby è il campione di sigla IBF dei pesi piuma da oltre due anni e mezzo ma è ben consapevole che ciò non equivale ad essere un vero campione del mondo. La sua ambizione è quella di incontrare e battere i contraltari delle altre sigle e si sente un po' snobbato da Gary Russell Jr (WBC), Oscar Valdez (WBO) e Leo Santa Ceuz (WBA) che sembrano non considerarlo proprio. Ha potenziali grandi avversari vicino casa nel nordirlandese Carl Frampton soprattutto ma anche nell'idolo della tifoseria del Leeds, Josh Warrington, per il momento però deve "accontentarsi" di battere un messicano di 24 anni che si chiama Eduardo Ramirez ed è imbattuto.
Selby ha conquistato il titolo sorprendendo il russo Gradovich e lo ha poi difeso contro un Montiel ormai in fase calante e contro Eric Hunter in un match dove è finito per la prima volta in carriera al tappeto ma che ha poi vinto largamente. Un'altra difesa vittoriosa, a lungo rimandata, contro Barros ed eccolo tornare in scena alla Copper Box Arena di Londra.
Purtroppo buona parte dell'interesse è sfumato perchè il suo avversario Eduardo Ramirez si è presentato davanti alla bascula con un colpevole mezzo kg in più del limite dei piuma e la cosa che ha fatto infuriare tutti e in particolare la famiglia Warren.
Ramirez è cresciuto sugli infuocati ring di casa ed è al secondo match fuori dal suo Paese, l'ulimo disputato risale a luglio a Las Vegas dove ha pareggiato con il cubano Leduan Barthelemy, terzo fratello pugile dopo Yan, che fra i professionisti ha più o meno clamorosamente fallito, e Rances che ha viceversa avuto fortuna. Ramirez è il tipico combattente messicano che avanza, cerca i fianchi dell'avversario e presenta le difficoltà del mancino. Selby, classificato al nr 4 dal Transnational Boxing Rankings Board che non classifica Ramirez, dovrebbe essergli superiore ma le caratteristiche di entrambi, che picchiano poco, dovrebbe vedere una soluzione ai punti.
Selby dovrà usare bene il jab e muoversi molto senza mai sottovalutare l'avversario ma il pronostico è tutto dalla sua parte.