I numeri di Dario Morello sono indubbiamente interessanti . Da dilettante ha vinto tutti i titoli giovanili a cui ha partecipato coronandoli con il successo tricolore agli assoluti del 2012. Passato professionista è arrivato imbattuto al titolo italiano dei welter dopo nove match, che ha conquistato lo scorso luglio .
Domani sera Loreni lo ha chiamato a sostenere il clou della riunione al PalaGeorge di Montichiari dove metterà in palio per la prima volta il tricolore dei welter contro il siciliano Gaetano Guttà. Il guerriero di Fuscaldo arriva a questo appuntamento con la solita preparazione minuziosa ma rassicurante.
La sua professione di preparatore atletico gli permette di avere sempre un fisico carburato a dovere ma nella palestra di Ottavio Caloi a Bergamo ha voluto alzare la sua preparazione al massimo livello.
- Sono veramente soddisfatto del lavoro svolto nelle passate settimane .Sotto la direzione di mio padre Ercole mi sono allenato con il solito schema ma senza lasciare nulla al caso. Ho sempre rispetto per l’avversario che affronto e quindi pretendo da me massima concentrazione e ovviamente massimo rendimento. La prima difesa del titolo è sempre importante soprattutto in questa situazione dove non mi è permesso fare passi falsi. Ho studiato assieme al mio promoter Loreni quali saranno i prossimi obiettivi quindi venerdi’ sera devo vincere e anche convincere -
Affronti un avversario come Guttà che è un coraggioso attaccante che sa reggere anche alti ritmi .
- Non ho visto molto di lui perché di solito i miei avversari li studia mio padre e Caloi. In questo caso Ottavio lo conosce bene. Infatti Gaetano si allenò proprio con Caloi prima di affrontare Di Fiore nel 2014. So che Guttà è una specie di motorino che spara tanti colpi . Un avversario che intendo affrontare tirando fuori il meglio dal mio bagaglio tecnico . Sceglierò sul ring assieme il mio angolo la tattica giusta per arginarlo. Posso comunque affermare che combattere contro un fighter è il match che preferisco. Chiederò a me stesso la massima continuità-
Con Loreni hai tracciato un percorso internazionale già dal prossimo match. Quali sono gli obiettivi :
- Prima di tutto devo vincere a Montechiari poi penserò al futuro. Posso dire che il progetto prevede un rientro sul ring a marzo in Italia in un match valido per un titolo Internazionale ma non conosco le caratteristiche della cintura . Spero anche di avere una opportunità negli Usa come è capitata al mio amico Fabio Turchi di recente ,ma so anche che per guadagnarla devo continuare a vincere e farlo bene.
Venerdi’ sera combatterai praticamente in casa ?
- Non posso negarlo, e la cosa mi stimola moltissimo. Mi rendo conto di essere oggi il punto di riferimento della boxe bergamasca e ne vado molto fiero. Bergamo è a meno di mezz’ora di auto da Montichiari quindi arriveranno in molti a sostenermi tra amici, colleghi di palestra, e tanti che mi vogliono bene. Non posso dimenticare che ci saranno gli” irriducibili” di Fuscaldo il paese dove sono nato. E’ a tutta questa gente che dedicherò la vittoria , unitamente ai miei maestri ,alla mia fidanzata Ilaria e al mio primo tifoso : nonno Benvenuto-