Prevista battaglia a Belfast
Mancava Jerwin Ancajas nella riunione californiana dello scorso settembre dove c'erano i migliori supermosca del mondo, da Gonzalez a Rungvisai, da Cuadras a Estrada a Inoue, ma questo mancino filippino di 25 anni appartiene comunque alla elite della categoria dopo la vittoria sul portoricano McJoe Arroyo e la conquista del titolo di sigla IBF da allora difeso 2 volte.
Un bel pacco di sterline ha convinto Ancajas ad andare a rischiare il suo titolo a Belfast, Irlanda del Nord, dove lo attende l'imbattuto nordirlandese Jamie Conlan, 31enne fratello maggiore di quel Michael Conlan che da Rio de Janeiro, ingiustamente eliminato alle Olimpiadi da un russo, mandò tranquillamente a quel paese, per usare un eufemismo, il presidente russo Putin, cosa che nessun politico al mondo può permettersi di fare ma un pugile sì.
Conlan fa parte ora della scuderia dell'ex peso medio sfidante al titolo mondiale Matthew Macklin e si appoggia sull'organizzatore inglese Frank Warren, un veterano che sta cercando di reagire allo strapotere della Matchroom di Eddie Hearn. Conlan è' il tipico combattente irlandese tutto cuore e coraggio, a volte anche troppo e i suoi match hanno sempre la caratteristica di essere altamente drammatici. Il nordirlandese è infatti uno che non si cura molto della difesa e nel dai e prendi che ne consegue ha più volte visitato il tappeto. Però ha grandi doti di recupero altrimenti non si spiegherebbe il suo essere imbattuto.
Ancajas imbattuto non è, perdette un match con Mark Anthony Geraldo nel 2012 quando era giovanissimo, ma è uno che nella battaglia si trova a suo agio e fa anche abbastanza male, ma è anche uno dotato di buone qualità di incontrista. Quello con Conlan sarà il match della verità perché questo filippino si troverà sicuramente assalito da un rivale sostenuto da migliaia di tifosi scatenati. In termini fisici non c'è molta differenza e crediamo che assisteremo a un match incandescente dove il filippino, nonostante il fattore campo, è il nostro favorito.