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Samuel Gonzalez: “A Cento inizia il mio cammino verso il mondiale”

Gonzales Samuel Cherchi

Sabato 18 novembre, al palasport di Cento (Ferrara), la Opi Since 82 di Salvatore Cherchi organizzerà un evento in collaborazione con l’ASD Serio Boxing Team di Calogero Serio e il comune di Cento. Saliranno sul ring  il peso welter Alessandro Caccia (14 vittorie, 1 sconfitta e 1 pari), il peso massimo leggero italo-argentino Leonardo Damian Bruzzese (18-4),  il peso superpiuma venezuelano Samuel Gonzalez (15-5) e il peso superwelter Nicholas Esposito (5-0). I nomi dei loro avversari saranno comunicati nei prossimi giorni.

Professionista dal gennaio 2013, il ventinovenne Samuel Gonzalez ha svolto tutta la carriera in Messico sostenendo 20 incontri con un bilancio di 15 vittorie (10 prima del limite) e 5 sconfitte. Ora è in Italia, dove pensa di proseguire la sua carriera.

Samuel, per quale motivo ti sei trasferito in Italia?
“Perché voglio diventare campione del mondo e Salvatore Cherchi può farmi raggiungere questo obiettivo. Lo conosco dal  2014, quando dovevo combattere in Inghilterra. Poi quel match è saltato, ma ho continuato a tenermi informato sul  lavoro di Salvatore e so che i suoi pugili combattono per titoli importanti in tutto il mondo. Diventare campione del mondo è il mio sogno, fin da bambino. Vengo da Cumanà, una città in cui la boxe è molto popolare ed ho visto grandi campioni sia del vivo che in televisione. Il mio idolo era il venezuelano Edwin Valero. Fra gli stranieri, mi piaceva Mike Tyson. Come Valero eTyson, all’inizio della mia carriera cercavo il ko. Infatti, i miei primi incontri li ho vinti per ko. Poi il mio allenatore Antonio Flores mi ha spiegato che il ko non devo cercarlo: se demolisco il mio avversario prima o poi abbasserà la guardia o finirà al tappeto per sfinimento. Quindi, mi considero sempre un attaccante, ma non cerco la vittoria prima del limite.”

Da quando ti alleni all’ASD Serio Boxing Team, la tua preparazione è cambiata?
“Con il maestro Serio faccio molta preparazione atletica. In Messico non si usa: i pugili fanno solo sparring, sacco, pera e gli altri esercizi tipici della boxe. In Italia sto imparando molto su come migliorare il mio fisico. Mi alleno sei giorni alla settimana, per due ore e mezza o tre ore al giorno e sempre la mattina. Tre volte alla settimana faccio preparazione atletica, le altre tre lavoro in palestra.”

Ti sei già ambientato in Italia?
“Sono qui da due mesi e mi trovo bene. Sono venuto a Milano per trovare i miei cinque cugini, la più grande vive a Milano da 22 anni. Ne ho approfittato per allenarmi alla Opi Gym di Alessandro Cherchi. Avendo parenti in Italia, ho sempre pensato all’Italia come a una possibile destinazione per vivere. Dopo aver conosciuto Salvatore Cherchi, ho considerato l’Italia anche un luogo in cui poter fare il pugile professionista.”

Sei soddisfatto dei risultati raggiunti finora?
“No. In Messico non mi sono trovato bene a livello lavorativo perché troppe volte mi hanno trattato come lo straniero da dare in pasto all’idolo locale. L’espressione messicana è ‘animal da matadero’ (carne da macello). Contro Carlos Diaz Ramirez ero sicuro di aver vinto e lo pensavano anche gli spettatori. I tre giudici hanno dato la vittoria a Diaz con lo stesso punteggio: 97-93. Nell’ultimo incontro, ho affrontato un pugile su cui l’organizzatore puntava molto: Bekman Soylybayev. Secondo un giudice ho vinto con cinque punti di scarto: 97-92. Secondo gli altri due, ha vinto Soylybayev per 96-93. Se l’organizzatore non crede in te, non puoi raggiungere grandi traguardi ed io voglio diventare campione del mondo. Inoltre, nel 2015 ho combattuto una sola volta perché una grande azienda ha smesso di sponsorizzare il pugilato e tutte le organizzazioni pugilistiche messicane ne hanno risentito. Ho dato la mia disponibilità a combattere all’estero, ma chi mi gestiva non era d’accordo. Ho dovuto trovarmi un lavoro dal lunedì al venerdì per mantenere la mia famiglia. Io voglio fare solo il pugile. Mia moglie e le nostre due bambine sono rimaste in Messico, ma conto di farle venire presto in Italia.”

La manifestazione di Cento inizierà alle 18.00 con un’esibizione di kickboxing e quattro incontri dilettantistici di pugilato. I combattimenti tra pugili professionisti inizieranno alle 20.30. I biglietti costano 10 Euro, 15 Euro e 25 Euro e sono disponibili presso l’ASD Serio Boxing Team (tel.  348-6441509).

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