C’era una volta una rubrica di pugilato che raccoglieva grandissima attenzione da parte dei tifosi italiani.Nei primi anni 60 Lino Mannocchia il mitico corrispondente da New York per diverse testate sportiva italiane tra le quali Sport Match propose una rassegna denominata “20 domande a…” e intervistò grandissimi campioni .
Mannocchia era molto stimato negli States e amico dei più importanti promoter e manager italiani dell’epoca da Steve Klaus a Bruno Zambarbieri (Raffa) a Umberto Branchini, Adriano Sconcerti e Luigi Proietti . Oltreoceano “dava del tu “ a Willie Pastrano, Joe Giardiello, Eddie Perkins, Emile Griffith.
L’intervista è a un siciliano nato in America che alla fine degli anni sessanta , dopo aver terminato la sua carriera nel 1962 , era popolarissimo negli Stati Uniti anche come attore televisivo. Thomas Rocco Barbella in arte “Rocky Graziano” era stato campione del mondo del medi dal 1946 al 1948. L’intervista di Mannocchia è stata raccolta durante una festa di beneficenza a New York a cui Rocky partecipava assieme al suo grande amico il campione del mondo di lotta libera Antonino Rocca.
Rocky sei diventato un attore famoso ricercatissimo nelle feste più importanti di New York , ma sei attivissimo anche nel finanziare personalmente orfanotrofi e a organizzare manifestazioni assistenziali . Ti appaga la generosità?
- Posso dire che amo molto i bambini e le persone anziane, Starei volentieri a parlare con loro per ore . Cerco di fare del mio meglio come individuo ma non sono contento perché non si fa mai abbastanza . Troppa gente volta le spalle a chi ha bisogno.
Il film “Somebody up there likes me “( lassù qualcuno ti ama ) racconta la storia della tua vita e ottiene ovunque un grande successo , ne sei orgoglioso ?
- Si certamente è un grande film utile anche alla boxe. Il grane Paul Newman mi sembra un po’ “delicato” nell’interpretarmi mentre Anna Maria Pietrangeli è splendida assomiglia veramente in tutto a mia moglie –
Chi è stato il più duro e difficile avversario che hai incontrato ?
- Indubbiamente Ray Robinson. Lui è stato l’essenza pura della boxe. Per me il più grande pugile di tutti i tempi –
Segui la boxe mondiale di oggi anche di persona ?
- Certamente soprattutto i pesi medi . Ho visto dalla Jacob’s beach i tre match tra Dick Tiger e Gene Fullmer, poi Joey Giardiello che per me è Carmine Tilelli, Emil Griffith che non è affatto un peso medio ma è bravo. Sono sempre aggiornato . In fondo all’anima è rimasto il mio mondo ma che deve essere vissuto nel suo tempo. Un pugile di elevato livello non dovrebbe combattere più di dieci anni. Purtroppo non sempre è così. Sento dire so fare solo quello ma non è vero. L’uomo si si impegna sa fare di tutto, specialmente cambiare mestiere .
Pensi di andare a trovare i tuoi parenti a Napoli ed in Sicilia ?
Devo farlo. Lo avevo promesso a mia madre . Voglio conoscere un sacco di gente di cui mi parlava lei . Le mie origini non le dimentico .