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Joshua: "Sono già tanti quelli che hanno messo al tappeto Fury!"

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Dichiarazioni in vista del loro incontro, previsto per l’8 marzo a Riyadh.
Ngannou: “Sì, ho dei dubb. Non so se Joshua sarebbe riuscito a rialzarsi dallo stesso pugno con cui ho messo al tappeto da Tyson Fury. Tyson ha dimostrato di essere molto resistente, l’ho visto recuperare da un knockdown da non credere contro Deontay Wilder. Probabilmente è una delle persone più resistenti là fuori, questa non è una mancanza di rispetto nei confronti di AJ, ma sinceramente non credo che AJ avrebbe retto quello che ha retto Tyson."
Joshua:  “Chi non ha steso Tyson? Sono ormai tanti quelli che hanno messo giù Tyson Fury”

Taylor-Catterall: rissa e parole oscene. Indecente sceneggiata che offende la boxe

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di Dario Torromeo

Prima conferenza stampa del match (12 round, senza alcun titolo in palio) tra Josh Taylor (19-1-0, 13 ko) e Jack Catterall (28-1-0, 13 ko). 
La sfida è prevista per il 27 aprile alla First District Arena di Leeds. È la rivincita di un combattimento disputatosi nel 2022 e concluso con un verdetto di split decision in favore di Taylor (112-113, 114-111, 113-112). Un incontro che si è portato dietro molte polemiche.
Nella conferenza stampa di oggi Catterall ha avuto due brillanti idee.
Prima ha stretto il collo di Taylor in una morsa, con la mano sistra a fare presa sulla carotide del suo suo avversario (lo aveva già fatto in occasione del loro primo match).

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Poi ha rilasciato una romantica dichiarazione: "Sarà una serata fantastica. Ha detto che mi metterà ko, il che è fantastico perché non ha mai fatto una cosa del genere a nessuno in vita sua. Non odio nessuno, ma non mi piace questo ragazzo e non vedo l'ora di spappolargli il cervello, o quel poco di cervello che in realtà ha".
Una vergogna. Finte aggressioni, insulti, risse, parolacce. E altro ancora. Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Evidentemente qualcuno pensa che le smargiassate fruttino. Io credo di no, anche perché se così fosse, il popolo della boxe sarebbe sceso a livelli inquietanti.
Mi sono già trovato davanti a prodezze del genere. Alcuni sono convinti che facciano il bene della boxe, che aumentino l’attenzione su questo sport. Altri arrivano addirittura ad affermare che la rissa durante la conferenza stampa sia una trovata geniale. 
Ripeto quello che ho detto in passato. Il pugilato è riuscito a entrare nel cuore della gente perché ha sempre saputo trasmettere valori forti, accompagnati da una lealtà che alla fine premia. 
Mi chiedo, vi siete tante volte vantati di come il pugile sia diverso dagli altri, perché ha rispetto dell’avversario. Da sempre la nobile arte regisce alle accuse, che le vengono periodicamente portate sino a chiederne l'abolizione, con un comportamento spesso inappuntabile dei suoi protagonisti. 
E adesso eccone un altro che se ne esce con due tirate da bullo di periferia, a Roma diremmo da coatto. È questa la boxe che vi piace?

Joe Joyce co-sfidante al vacante europeo dei massimi

Dopo l’abbandono da parte di Agit Kabayel l’EBU non è ancora riuscito a trovare due co-sfidanti disposti ad affrontarsi per l’assegnazione del vacante titolo dei pesi massimi.

Alla rinuncia del tedesco Tom Schwarz, del belga Ryad Merhy, si è aggiunta quella dell’inglese Daniel Dubois, ex titolare della cintura “regolare” WBA.
 
L’ente europeo è corso subito ai ripari nominando l’inglese Joe Joyce (15-2) co-sfidante dell’imbattuto tedesco Granit Shala (15-0).
 
Le parti avranno tempo sino al 29 febbraio per trovare l’accordo a trattativa privata altrimenti verrà indetta la gara d’asta.
 
La carriera del tedesco, professionista dal 2017 è gestita dalla Agon Sport di Ingo Wolkmann, la stessa compagnia che segue Etinosa Oliha.
 
Joyce, 38 anni, medaglia d’argento ai giochi di Rio 2016, ha già detenuto il titolo europeo nel 2020 quando superò per KO alla decima ripresa Daniel Dubois.
 
É però reduce dalle due pesanti sconfitte prima del limite contro il cinese Zhang Zhilei per il mondiale ad interim WBO.
 
Max 

 

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Il campione Ibf Cordina, dopo il match con Cacace, lascerà i superpiuma

Superpiuma  mondiali in gran movimento!  Dopo O'Shaquie Foster ed Emnanuel Navarrete anche il campione  IBF e IBO  dei  58,9 kg il gallese Joe Cordina (17.0) ha manifestato la volontà di salire di categoria!

Cordina tra le corde in all

Il 32enne di Cardiff difenderà la sua  cintura mondiale dei pesi superpiuma IBF a maggio in Arabia Saudita contro Anthony Cacace nel sottoclou dello scontro di riunificazione dei  pesi massimi Tyson Fury contro Oleksandr Usyk. Cordina ha dichiarato a BBC  Radio  Sport:-

-E’ un incubo  scendere al limite dei superpiuma. Sto cercando di pensare ad altro, di tenere la mente occupata e di impedirmi di mangiare spazzatura per reazione. Il rinvio del mio match in Arabia Saudita è stato una mazzata. L’infortunio di Fury mi ha penalizzato grandemente. Ho faticato tremendamente a portare a termine  questa preparazione ed ora devo  rincominciare da capo. É tremendo ! 'Cacace è un bel combattimento, ma non è il match che la gente si aspettava. Inseguivo gli altri campioni dei superpiuma ma non sono riuscito ad agganciarli. Per questo match mi pagheranno bene ma il sacrificio è sproporzionato. Se nel prossimo match non combatterò per una riunificazione   salirò assolutamente nei leggeri.-

Devin Haney salirà di categoria pur di non incontrare lo sfidante Martin ?

Sarà il superleggero di Barcellona Sandor Martin, amministrato da Opi Since 82, a costringere il campione  Wbc dei 63,5 kg Devin Haney  a salire di categoria ?

Sembra proprio di si. Il 25enne “The dream” Haney difenderà il suo titolo contro Ryan Garcia il 20 aprile, ha ben in mente  la dichiarazione che il   presidente della WBC Mauricio Sulaiman ha fatto a Pro Boxing sabato :  In caso di successo  contro  Garcia  Haney dovrà combattere contro lo sfidante ufficiale  appunto  Sandor Martin .

 

 E qui entrano in campo   gli introiti televisivi. Haney  contro  Prograis il 9 dicembre su Dazn ha fatto registrare numeri molto bassi e il campione di Las Vegas   non può permettersi un altro flop  finanziario che  si materializzerebbe contro  Martin davvero poco conosciuto negli States . 

Dunque ad Haney non rimane altro che salire nei welter dove  possono  essere programmati duelli  importanti  e sicuramente  borse più  ricche  di quella on Martin contro Terence Crawford, Jaron Ennis, Eimantas Stanionis e Josh Taylor.

Il giovane Carlos Alanis e David Nunez nuovi campioni del Sud America

 A Rosario in Argentina nella riunione organizzata da Osvaldo Rivero    due idoli locali hanno vinto il titolo continentale .Si è laureato un campione del Sud America  dopo solo otto match da professionista . E’ stato David Núñez  di San Bernardo  che ha sconfitto Misael Graffioli per KO tecnico al nono round diventando campione dei supermosca lo scorso sabato sera al  Club Atlético Temperley nella città di Rosario, in Argentina.

Nei  primi quattro round dell'incontro, , Graffioli ha fatto meglio  ma a con il passare delle riprese  la potenza  di  Nunez è venuta fuori  Nel sesto e settimo round Nunez ha colpito  Graffioli ripetutamentee i secondi del pugile di Santa Fe  lo hanno ritirato  alla fine dell’ottava ripresa durante l’intervallo. Il titolo era vacante.

Nel match principale il 25enne Carlos Maria Alanis (12.1 FOTO) ha vinto il titolo sudafricano vacante dei leggeri contro il mediocre Jonathan Joel Arena .Alanis  ex campione Wbo Latino ha tenuto sempre in mano il match  e ha chiuso la partita  al settimo round quando ha colpito Arena  con i ganci al fegato e allo stomaco prima poi il colpo decisivo  è stato un sinistro  che ha mandato Arena al tappeto anche se  con effetto ritardato .

A Milano successo prima del limite di Francesco Paparo.

Prosegue la striscia di incontri vincenti del peso leggero Francesco Paparo (7-0-1), campione italiano dilettanti under 22 nel 2021.

Sabato scorso, 17 febbraio, sul ring dell’MGM di Milano all’interno della serie “Ring Roosters”, manifestazione ideata da Francis Rizzo, fondatore e anima del Francis Boxing Team di Rho, Francesco si è imposto per KO alla sesta ripresa sul costaricano residente a Roma 
Juan Thomas Santos (1-8).
 
Decisivo un micidiale colpo al fegato che a messo il suggello ad un match dominato da Paparo.
 
Adesso il 22enne lombardo tornerà in sul ring il 14 aprile a Milano nell’evento che la Art of Fighting allestirà all’Allianz Cloud dove affronterà Jacopo Lusci (8-7-1).
 
Max 
 

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QUELLA VOLTA CHE: Sonny Liston doveva perdere per forza con Ali e Wepner. Seconda parte- VIDEO

Il cerchio si chiude, il destino si compie

 

Riprendiamo la traduzione dal libro di Charles Farrell

“Per fare questo il ritiro di Liston doveva arrivare per infortunio, non da una percepibile differenza di abilità fra i due uomini. Era necessario che i cartellini fossero virtualmente pari quando Liston si ritirava. Erano: 58-56 per Liston, 59-56 per Ali e 57-57 dopo 6 round.  Sonny Liston non aveva fatto nulla per cercare di vincere-e aveva dovuto lavorare duramente nel 5° round per trattenersi dal mettere knockout Ali- è chiaro che i giudici e l’arbitro erano stati istruiti su come giudicare il match.

Quelli che non credono che il primo match fosse truccato spesso si riferiscono al 5° round per dissipare la nozione che lo fosse. Perché l’angolo di Liston avrebbe messo una sostanza caustica sui guantoni del loro pugile per accecare Ali se Sonny intendeva perdere?

Quello che è successo dopo il 4° round è una falsa pista. Gli uomini d’angolo di Liston sarebbero sembrati sospetti se non si fossero occupati in modo tradizionale del taglio e del gonfiore che erano apparsi sotto l’occhio del pugile. Il linimento usato sui tagli inavvertitamente va sui guantoni dei pugili e talvolta finisce sugli occhi degli avversari.  I pugili gestiscono la cosa senza troppe difficoltà. Gli occhi lacrimano e la sostanza è spazzata via. Ma mentre tornava al suo angolo alla fine del 4° round con gli occhi che gli bruciavano, Ali, che capiva come va il mondo,  reso paranoico dalle diverse fazioni che gli sussurravano all’orecchio e non sapendo a chi credere, andò nel panico convinto ci fosse un complotto. Voleva smettere di combattere.  Angelo Dundee sapeva che Liston era preparato ad abbandonare in uno o due round. Tutto quello che doveva fare era far alzare Ali dallo sgabello e spingerlo a centro ring all’inizio del 5° round. Sonny sapeva cosa fare dopo. Fece finta di inseguire Ali ma faceva fare lunghe traiettorie circolari ai pugni, andando a vuoto con alcuni e spingendone altri. Anche se era uno dei più bravi a chiudere un match nella storia della boxe, Liston era inattivo, perdeva tempo in attesa che gli occhi di Ali si fossero ripuliti e lui potesse tornare al suo lavoro che era  perdere il titolo mondiale dei pesi massimi.

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So degli incontri truccati fra Ali e Liston perché gente rispettabile che era coinvolta me lo disse, gente che conosceva bene Liston e qualcuno che ha combattuto due volte con loro mi ha detto delle cose su di loro. Al Braverman, che era direttamente coinvolto nel trucco, mi ha raccontato i dettagli dell’incontro. Per me lui è la stele di Rosetta. Due compari di Liston a Saint Louis, uno era talvolta uno sparring partner di nome Charles Hamm, l’altro anche lui un grande pugile, Adolph Pruitt, raccontarono che Liston gli aveva detto di avere perso apposta i match. Johnny Tocco, il leggendario proprietario della palestra di Las Vegas e saggio della boxe, mi disse che Liston gli aveva detto la stessa cosa. E Floyd Patterson mi confidò: “ Clay non picchiava affatto. Non aveva potenza. E Sonny Liston incassava pugni d’inferno. Non so del primo match, ma sono sicuro che nel secondo Sonny ha fatto il tuffo”.

 

25 maggio 1965 A Lewiston nel Maine

Se Liston avesse battuto Ali, Ali avrebbe potuto non diventare Ali. Alla fine avrebbe potuto diventare ugualmente campione del mondo, ma la prima immagine-definizione di chi Ali fosse- la bellissima e intoccabile gioventù, destinata all’immortalità- non sarebbe esistita. Questo avrebbe cambiato la storia della boxe, e, cosa più importante, la cultura- non solo la cultura degli Stati Uniti, ma nel suo insieme. Se Ali avesse perso con Liston avrebbe riconfigurato il mondo come è oggi.

C’è molto di emotivo, storico, culturale e iconografico, tutte ragioni per non volere credere la verità sul primo Alì-Liston. Ho discusso spesso  il caso, più di quanto intendessi farlo. E’ uno sforzo stupido.  La mentalità della gente non sarà cambiata.

Non viene mai detto ma l’ultimo match di Liston fu una vittoria per K.O. su Chuck Wepner, un pugile di Al Braverman.  Nessuno poteva sapere meglio di lui cosa avrebbe fatto Liston a Wepner in un match vero. Perché Braverman accettò il match per Wepner? Lo accettò perché era stato truccato affinché Wepner vincesse. Il problema era che Liston- mai un convincente artista del tuffo- fu incapace di trovare un modo credibile di perdere.  La vittoria di Liston su Wepner fu una trasgressione più seria di quanto generalmente si pensasse. Mezzo anno dopo l’incontro Liston fu ucciso nella sua casa di Las Vegas per avere fottuto i piani di certa gente costando loro un sacco di soldi.

Fine

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