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Venerdì a San Antonio tanti emergenti in vetrina: Pedroza, Cardenas, Cuello e Rojas

 Venerdì a San Antonio in Texas  sul ring del Boeing Center at Tech Port,  di scena Shobox con il  match di centro affidato a due giovani supergallo  da cui ci si attende  spettacolo.

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Rafael Pedroza, (15-0, 11 KOS), già classificato n. 7 dalla WBA lascerà alle  spalle  la  sua nativa Panama per affrontare  il 27enne locale  Ramon Cardenas (22.1). Il 26enne  di El Martillo  dopo una bella carriera da dilettante ( Argento alla Pan Am) ha già nel suo palmares un titolo Fedebol ed è campione Fecarbox in carica  . Le sue ultime tre vittorie sono arrivate tutte  ai punti. Cardenas, (22-1, 11 KO), 27 anni,  avrà un supporto da parte del pubblico dei suoi concittadini molto rumoroso .  Ha  vinto i suoi ultimi 10 incontri  , è stato campione Naba e ABF .

Nei piuma  in vetrina il 22enne olimpionico argentino a Tokyo  2020 Mirco Cuello. Da professionista, Cuello si  presenta come campione sudamericano in carica  Sui 12 match disputati ne ha vinti 11 per ko. Cuello, attualmente classificato n. 4 dalla WBA,  è al debutto negli Stati Uniti Il suo avversario Rudy Garcia,(13.0.1) nato e cresciuto nel centro-sud di Los Angeles, in California. Ha combattuto un solo match negli 15 mesi . E’ mobile e veloce ma non ha potenza . Nel 2021 pareggiò con Victor Morales per il titolo WBC  International  dei 57 kg.

Nei welter  attenzione per  il 25enne mancino di Las Vegas Freudis Rojas che vanta 11 match tutti vinti per ko. Si confronta con il 29enne di Los Angeles  Saul Bustos (15.1.1) reduce da una sconfitta  discutibile  per il Wba Federcentro.

Cameron, regina totale dei s.leggeri, vuole difendere i titoli su 12 round di tre minuti

Chantelle Cameron in vista della rivincita contro Katie Taylor ha in testa una idea che potrebbe mettere in pericolo almeno una delle cinque cinture dei superleggeri che possiede. La campionessa totale dei superleggeri nativa del  Northamptonshire vuole combattere contro la 37enne irlandese sulle 12 riprese da tre minuti anziché 10 round  da due minuti come  concordato attualmente. Il match il 25 novembre a Dublino.

Cameron sleggeri

Appena la collega e acerrima avversaria, Amanda Serrano, ha confermato che combatterà contro Danila Ramos in 12 round da tre minuti il ​​prossimo mese, la  Cameron ha  dichiarato:

-Dopo aver visto l'annuncio di Serrano in vista del match con la  Ramos dove  combatteranno su 12 di 3 minuti come i maschi ho pensato che potrei farlo anche io contro Katie. Sarebbe una sfida più interessante e più generosa a livello di spettacolo -.

Chantelle non ha fatto però i conti con le sigle mondiali. Il Wbc infatti sembra non essere intenzionato a concedere la deroga.

Aldo Ferrara, la storia del nobile centenario che si era innamorato della nobile arte

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Giovanni Calabrese

Il professor Aldo Ferrara ci accoglie nella sua casa a Pozzuoli. Davanti a noi l’isola di Capri, il monte di Procida con Capo Miseno, punta Campanella, Bacoli. 
È in gran forma. Indossa pantaloncini e polo della F.P.I.  
Inizia a raccontare il suo primo secolo di vita.  
“Sono nato a Napoli, nella centralissima via Roma al civico 272 davanti a Santa Brigida, il 16 Settembre del 1922, ma sono stato registrato il 19. La mia è una famiglia nobile. Papà era duca, mamma marchesa. Eravamo otto figli. Più tardi la famiglia si è trasferita a Villa Campolieto a Ercolano. I nostri vicini di casa erano i principi di Santobuono e i marchesi Zito. In casa, 24 stanze e tre saloni, c’erano spesso feste con personaggi importanti. A pranzo ogni giorno non eravamo mai meno di una ventina di persone. Avevo un carattere ribelle. Sono nato scugnizzo nel vero senso della parola, avevo cinque anni quando all’ insaputa della cameriera che mi accompagnava all’ asilo gestito dalla signora Fittipaldi, mi nascondevo e scappavo al mare, anche se non sapevo nuotare. Una volta mi ha sorpreso la bagnina, che ci conosceva. Mi ha detto: “Ferrariè, te ne si fuiutu n’ata vota mo ciò o dico a papà!”.  
Una volta ho rubato due caramelle di mia madre, avevo quattro anni, è stata la prima e unica bugia della mia vita. Lei mi incolpò subito della cosa, io per difendermi dissi…
“Siamo otto figli perché sei venuta da me?” 
“Perché ti conosco”, è stata la risposta. 
La mia natura ribelle e anticonformista si è manifestata già in età giovanissima. Mi piaceva vivere la vita in mezzo alla strada e non esitavo a venire alle mani con chiunque facesse il prepotente. Da ragazzino ho dato una solenne “paliata” a uno straccivendolo che, approfittando della maggiore età voleva fare il bullo in mezzo a noi più piccoli. Da quel momento a Ercolano mi chiamavano “U Capitano”. 
A cinque anni ho avuto un incidente in mare. La canoa su cui andavo per mare con una persona più grande, si è capovolta e sono venuti a salvarci, perché nè io nè il mio compagno di regata sapevamo nuotare. Si presentò a casa nostra un malavitoso del posto e disse a mia madre: “ Marchesa posso portarmi u Capitano co me o m’paro a nuotà”, mia madre con grande apprensione acconsentì. Divenuto adolescente, venni messo in Collegio a Napoli a Piazza Dante e avviato a studi classici come era nella tradizione delle famiglie nobiliari del tempo, ma era un ambiente che non faceva per me, anche se i fine settimana potevo tornare a casa. Già praticavo pugilato, nuoto e atletica leggera. Così mi sono ritirato dal Collegio e ho cominciato a studiare da privatista. Mi presentavo agli esami sempre ed ero sempre promosso. Ho fatto così anche all’Università. Ho preso le Lauree in Economia e Commercio, in Pedagogia e in Scienze Motorie, in tre anni ho sostenuto 40 esami. Ho insegnato all’ Università, Ginnastica e Giochi dell’Infanzia e tutta la Auxologia dal periodo prenatale fino alla calcificazione delle cartilagini di congiunzione. Nel giugno del 1940, a diciassette anni, con il diploma di ragioniere in tasca, ho bussato alla porta della stanza di mio padre, ho aspettato in religioso silenzio il permesso di entrare, poi come d’uso in famiglia gli ho baciato la mano, l’ho baciato sulle guance e gli ho detto che era mia intenzione partire volontario per la guerra. Lui ha cercato di dissuadermi, già tre miei fratelli erano al fronte, io ero esentato. Mi ha avvertito dei pericoli a cui andavo incontro, ma io ero irremovibile.  Ho fatto cinque anni di guerra, spedito sul fronte libico col grado di Tenente. Ero un bersagliere guastatore. Con il mio reparto tagliavamo i reticolati e sminavamo il terreno successivo per dare modo ai reparti di attaccare in sicurezza. Avevo 18 anni comandavo 90 bersaglieri e 14 sottufficiali. Nella battaglia di Bir el Gobi, il 5 Dicembre 1941, siamo stati accerchiati dal Battaglione inglese Waterloo, e sottoposti a un forte cannoneggiamento, mi sono salvato per miracolo. Ero dentro una buca scavata per il combattimento individuale che ho abbandonato su ordine del mio superiore il Colonnello Comandante Fernando Tanucci che mi ha fatto arretrare di 40 metri. Poco dopo quella buca veniva centrata da un colpo di cannone e il commilitone che l’aveva occupata, De Lucia: il barbiere del reggimento, purtroppo veniva ucciso. 
A Bengasi e a Derna ho sostenuto due incontri di pugilato, vinti, contro avversari dell’Afrika Korps. Il comandante del battaglione mi spronava dicendo: “Tenente Ferrara, se perde questo incontro la denuncio come disertore e la faccio fucilare”.  Finita la guerra sono stato arbitro e giudice di pugilato, nuoto, pallacanestro e tuffi. Dal 1947 commissario di riunione di pugilato e dal 1950 arbitro e giudice Internazionale AIBA, docente all’ISEF di Napoli, autore di libri di pugilato, di diritto pubblico e privato, insignito della Stella d’oro e d’argento al merito sportivo. Oggi, 2023, sono 85 anni ininterrotti che sono tesserato con la Federazione Pugilistica Italiana, prima come pugile, poi come arbitro, giudice e commissario di riunione e ora come Presidente di società. Un record mondiale, credo. Mi sono sposato quattro volte, ho avuto due belle figlie, anzi tre, una è mancata quando aveva 17 anni ed è un dolore che mi porto dentro tutti i giorni”.

La Stella dOroJPG


Come ha scoperto il pugilato? 
“Avevo 15 anni e l’Italia era orgogliosa delle imprese di Primo Carnera. Vedevo i filmati dei suoi incontri e quelli di Joe Louis, e mi sono innamorato pazzamente del pugilato. Mi sono iscritto in palestra. Militavo nelle categorie dei pesi piuma e dei leggeri. Il primo match l’ho fatto al teatro Verdi di Salerno. Ho preso una “paliata” mai vista, me la ricordo ancora. Quando sono tornato all’ angolo, il maestro mi ha abbracciato dicendomi… 
“Bravissimo, sei stato grande”. 
“Ma quale match avete visto, con tutte le botte che ho preso!” 
“Guarda che hai combattuto contro Napolitano, il Campione d’Italia”. 
“Delinquente, hai messo un esordiente contro il campione d’ Italia!”. 
In totale ho sostenuto circa 120 incontri, ho conquistato due titoli di campione regionale e un secondo posto ai campionati italiani. Ho trasmesso la passione per il pugilato a due miei fratelli, Antonino che è stato direttore del Centro Federale di Fiuggi, e Mario che è stato arbitro. Oltre che giudice benemerito, sono presidente della A.S.D. Boxe Puteulana Aldo Ferrara, di uno dei miei allievi più capaci Lorenzo Costagliola.                                                                                                                                                                                                                                                                                          Ci parli della sua attività di arbitro. 
”Non ho mai accettato compromessi nella mia carriera,  le raccomandazioni mi facevano imbestialire e sortivano un effetto contrario. Ai Mondiali dilettanti a Tunisi, in finale, ho arbitrato un match in cui c’era un pugile tunisino contro un pugile tedesco. Mi ha avvicinato un nostro dirigente che mi ha pregato di avere u occhio di riguardo per il pugile di casa, perché nel match successivo un arbitro tunisino avrebbe diretto un incontro di un nostro pugile. Alla seconda ripresa ho, giustamente, squalificato il pugile tunisino. All’Olimpiade di Roma ’60 in semifinale ho arbitrato il grande Cassius Clay, non ancora Muhammad Alì. In tutta la mia attività ho arbitrato o giudicato più di settanta match validi per Titoli nazionali, europei e mondiali. Quando alla fine delle 15 riprese mi trovavo un punto di vantaggio per uno dei due pugili, non esitavo a dare un verdetto di parità perché pensavo che su 15 round un errore potevo averlo commesso”. 

E. Amici il fotografo Aldo Ferrara e L. Costagliola


I campioni del cuore?  
Sono due i pugili che mi hanno entusiasmato. Su tutti Primo Carnera per l’impresa di conquistare in America il titolo dei pesi massimi. Joe Louis per me il più grande pugile di sempre, un campione spettacolare di una umanità unica, che non infieriva mai sui suoi avversari quando sapeva di avere la vittoria in mano”.                                                                                                                                                                                     Quale è il segreto per raggiungere il secolo di vita in così perfetta forma fisica e mentale? 
Soprattutto essere tranquilli con la propria coscienza, non imporsi a nessuno, parlare con tutti, far capire e cercare capire. Dico a tutti: “Ragazzi dovete avere il coraggio di non mentire”.  
Professor Ferrara, per concludere, quale è il suo sogno nel cassetto? 
“Quello di rivedere il pugilato di una volta, dirigenti all’ altezza e non improvvisati. Nessuno è bravo, bisogna farsi le ossa altrimenti non si fa niente si rovinano soltanto i giovani, non si migliorano. La mia palestra è aperta a tutti, soprattutto ai disabili, gratuitamente perché sono quelli che hanno bisogno di essere maggiormente aiutati e sorretti”.

Aldo Ferrara era nato a Napoli il 16 settembre del 1922, ci ha lasciati per sempre il 13 gennaio 2023.
L'intervista è datata settembre 2022.
Foto di Emanuele Amici. Dall'alto in basso:
Aldo Ferrara con Giovanni Calabresi, autore dell'intervista. 
Ferrara con la Stella d'oro al merito sportivo.
(da sinistra) Emanuele Amici, Aldo Ferrara, Lorenzo Costagliola (titolare della A.S.D. Boxe Puteulana Aldo Ferrara).

 

 

A Bologna premiati Signani, Kaba e De Bianchi per i titoli vinti nel 2022


Alla presenza del Presidente della Federazione, Flavio D’Ambrosi, il Comitato Regionale dell’Emilia Romagna ha consegnato un riconoscimento anche ai migliori Dilettanti della scorsa annata

Signani con DAmbrosi 2023 

di Maurizio Roveri


Nella sede del Comitato Regionale Emilia Romagna della Federazione Pugilistica Italiana, a Bologna, sono stati premiati i Pugili dilettanti e Professionisti che hanno vinto titoli nell’annata 2022. Alla cerimonia di premiazione era presente il Presidente della FPI, Flavio D’Ambrosi, il consigliere federale Sergio Rosa. E il comitato regionale al gran completo, al quale il numero uno della Federazione Pugilistica Italiana ha fatto i complimenti per l’attività e per l’entusiasmo.

Tre i pugili Pro che hanno ricevuto il Premio. 

A cominciare da Matteo Signani, “Il Giaguaro”, orgoglio dell’Emilia Romagna, Campione d’Europa dei pesi medi. Il 18 novembre dell’anno scorso, nella sua Savignano sul Rubicone, con costanza e coraggio Matteo demolì Alan Presto. Andando a riprendersi quello che era suo. Quella prestigiosa cintura europea dei pesi medi conquistata nel 2019 e difesa nel 2020 e 2021.

Ora, nel suo quinto da Campione europeo, lo attende Londra. La sfida contro Tyler Danny. Una sfida dura, difficile. Come tante altre, affrontate e vinte dal “Giaguaro” di Romagna. Signani, 44 anni, il guerriero “più forte del tempo”, non smette mai di stupire. E ancora una volta cercherà di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Gli altri Pugili Professionisti premiati.

Arblin Kaba, il superleggero della Boxe Le Torri Bologna. Ha ricevuto il premio per aver vinto il titolo WBC del Mediterraneo, in una appassionante battaglia con Daniele Zagatti il 21 luglio 2022 sul ring di Masi Torello.

E’ poi stata la vela di Mattia De Bianchi, “lo Spartano”, per i successi ottenuti dal pugile reggiano nel campionato d’Italia dei pesi piuma. Contro Occhinero il 14 ottobre e contro Di Bartolo il 23 dicembre.

 

Ed ecco l’elenco dei pugili Dilettanti (junior, youth, under 22, Elite) premiati:

Francesco Mazzoli (Rimini Boxe Biagini) campione italiano junior.

Morina Erlond (Reggiana Boxe Gino Bondavalli) campionessa italiana Youth.

Yasin El Gana (APS Regis Bologna) campione italiano Youth.

Andres Josè Jimenez Pasieka (Sales et Virtus Piacenza)  campione italiano Schoolboy.

Tommaso Orlando (Pugilistica Alto Reno Michele Adduci) campione italiano Schoolboy.

Diego Lenzi (Pugilistica Alto Reno Michele Adduci) campione italiano under 22, e campione italiano Elite.

Faouzi Nahi (APS Regis Bologna) campione italiano Under 22.

Giacomo Giannotti  (Reggiana Boxe Gino Bondavalli) campione italiano Under 22, e Campione Italiano Elite.

Gessica Ghini (Edera Boxing Gym Ravenna) campionessa italiana under 22.

Amina Golinelli (Boxe Budrio) campionessa italiana Junior.

Haidi Mema (Costantino Boxe Ferrara) campionessa italiana Junior.

Sofia Orlando (Pugilistica Alto Reno Michele Adduci) campionessa italiana Junior.

Margherita Magistrali (Salus Virtus Piacenza) vicecampionessa italiana Elite.

Rosalba Marcone (Reggiana Boxe Gino Bondavalli) vicecampionessa italiana Elite.

Annalaura Demuru (Reggiana Boxe Gino Bondavalli) vicecampionessa italiana Elite.

Hassan Kobba (Boxe Guastalla Paolino Motta) vicecampione italiano Under 22.

Mattia Domenico Vinciguerra (Boxe Ferraro) vicecampione italiano Under 22.

Competizioni Internazionali:

Alfred Cromwell Commey (Reggiana Boxe Gino Bondavalli) campione Europeo Under 22. E anche vicecampione Elite.

Amina Golinelli (Boxe Budrio) vicecampionessa Europea Schoolgirl.

Il campione Ibf Joe Cordina fiero di sostenere il clou dell'evento di Montecarlo

 Come abbiamo già segnalato  il campione IBF dei superpiuma Joe Cordina idolo dei fan gallesi affronterà  il 27enne texano Edward Vazquez  sabato quattro novembre  al mitico Casinò di Montecarlo .

CORDINA jOE VINCE Libf 22

L'imbattuto Cordina (16-0, 9 KO) è  considerato  oggi uno dei migliori pugili  britannici . Due  volte campione di sigla in soli 16 incontri, torna sul ring dopo la grande  vittoria ottenuta  lo scorso aprile sul sino allora imbattuto tagiko  Shavkatdzhon Rakhimov. 

Cordina torna sul ring di Montecarlo  dove aveva ottenuto un successo  su Mario Enrique Tinoco nel novembre 2019.

'Sono entusiasta di combattere al Casinò di Monte-Carlo per la seconda volta mentre metto in gioco il  mondiale iBF dei pesi superpiuma contro Edward Vazquez'-Ha dichiarato   Cordina al podcast di Matcroom- “Ho ricordi felici dei combattimenti a Monte Carlo e  della conquista del titolo continentale WBA alla mia prima uscita ai pesi superpiuma, Sto cercando di mettere a punto un’altra prestazione esplosiva il 4 novembre mentre continuo a lavorare per unificare la categoria . -

 Anche il promoter Eddie Hearn  è molto  coinvolto nella serata monegasca

'Siamo lieti di tornare nella bellissima Monte Carlo per un'altra notte piena di azione di valore mondiale .Questa sarà la nostra prima serata di combattimento a Monte Carlo dal 2019 e sono entusiasta di tornare con un grande doppio incontro per  iridato. Il campione  dei pesi superpiuma IBF Joe Cordina  difende la sua corona contro Edward Vazquez e il titolare dei pesi mini mosca  IBF. Sive Nonshinga  imbattuto 24enne mette in gioco la cintura contro Adrian Curiel Dominguez. Il cartellone diventerà principesco con Ramla Ali che è intenzionata  vendicarsi  della prima sconfitta in carriera   subita  da Julissa Guzman  e  vorrà vendicarsi .Inoltre la star  francese Souleyman Cissokho continua la sua scalata ai vertici dei pesi welter mentre affrontando  Isaias Lucero.Altri  incontri che saranno annunciati presto.

IL campione interim Wbc Mendoza ottimista sulla sfida con Tszyu in ottobre in Australia

Il  29enne  di Las Vegas attuale campione interim dei pesi superwelter WBC Brian Mendoza (22-2)  in una intervista  rilasciata a BoxingScene si dice perfettamente pronto   a intraprendere il viaggio che lo porterà il 15 ottobre  in Australia, probabilmente nel Nuovo Galles del Sud, per affrontare l'idolo locale   e titolare    WBO l'imbattuto   28enne Tim Tszyu (23-0) . La  sigla mondiale ha privato del titolo Jermell Charlo  e ha promosso automaticamente il "figlio d'arte"  Tszyu.

MENDOZA Brian SW

Mendoza, avrà all'angolo uno dei più famosi allenatori al mondo il cubano   Ismael Salas,  capace di guidarlo  in aprile al successo più importante della carriera  contro  l'imbattuto  Sebastian Fundora.

“Sono molto entusiasta di andare in Australia per lottare per la cintura WBO. È sempre stato un mio sogno essere un vero campione del mondo.Ho visto come combatte Tsziu .  Rispetto  il suo valore  ma la mia qualità tecnica combinata con la tenacia  mi  lasciano ottimista . Credo che Tszyu   alcune cose che ho in mente non le abbia mai viste . Saranno  queste  a permettermi di vincere . RD

Francesco Paparo combatterà il 17 settembre a Rho

Domenica prossima, 17 settembre, sul ring installato presso il parcheggio del centro commerciale "Rho Center" è in programma la tredicesima edizione del Ring Roosters, manifestazione ideata da Francis Rizzo, fondatore e anima del Francis Boxing Team di Rho. 

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Il match clou della serata verrà affidato al peso leggero Francesco Paparo (4-0-1), campione italiano dilettanti under 22 nel 2021.
Il 22enne di Rho si troverà di fronte il mestierante georgiano Nika Kokashvili (21-25-1), già ospite dei nostri ring per aver combattuto contro Luca Rigoldi e Davide Festosi.
Max 

 

Il 25 novembre in Sud Africa il mondiale ad interim WBC dei Bridger

Dopo la conquista del mondiale Bridger WBC dello scorso aprile grazie al successo per KO alla prima ripresa sul croato Alen Babic, il polacco Łukasz Różański (15-0, 14 KO) dovrà mettere in palio il titolo contro il sud africano Kevin Lerena (29-2) vincitore dell’eliminatoria con il belga Ryad Merhy.
Ma sembrerebbe che i due contendenti abbiano piani diversi.
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Il polacco sta negoziando un combattimento contro lo svedese Badou Jack (28-3-3), campione mondiale in tre diverse categorie di peso ed attuale detentore della cintura dei cruiser WBC, da disputarsi in Arabia Saudita.
Ma perché ciò avvenga Lerena ha bisogno di ricevere qualcosa in cambio.
Pertanto il sud africano, nel dicembre 2022 battuto in tre riprese da Daniel Dubois per il mondiale massimi WBA, combatterà per la cintura dei bridger “ad interim” il prossimo 25 novembre all’Emperos Palace di Kempton Park in sud Africa.
 
Di fronte a lui ci sarà il kossovaro naturalizzato tedesco  Senad Gashi (26-3), n. 7 del ranking, le cui uniche tre sconfitte le ha subite nella categoria dei pesi massimi al cospetto di avversari affermati quali Tom Schwartz, Carlos Takam e Dereck Chisora.
Max 
 
 
 

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