Per anni, i pugili di maggior talento sono stati in grado di incassare sia dentro che fuori dal ring decine e centinaia di milioni di dollari. Daily Star ha pubblicato una classifica dei re del ring che hanno messo nel proprio portafoglio cifre enormi derivanti dalle loro vittorie sportive ma anche da milionarie  sponsorizzazioni, partecipazioni televisive e cinematografiche, oppure  solo prestando il loro nome e la loro immagine per progetti commerciali negli ultimi 50 anni.

Scopriamo dunque che i primi tre classificati Floyd Mayweather jr, George Foreman e Manny Pacquiao hanno  incassato un totale di un miliardo di dollari.

ECCO LA CLASSIFICA DEGLI INCASSI  DEI PRIMI TRENTA CAMPIONI DEL MONDO

1. Floyd Mayweather (foto) - $450m

2. George Foreman - $300m

3. Manny Pacquiao - $200m

4. Oscar De La Hoya - $200m

5. Canelo Alvarez - $180m

6. Lennox Lewis - $140m

7. Sugar Ray Leonard - $120m

8. Wladimir Klitschko - $90m

9.  Anthony  Joshua - $80m

10. Vitali Klitschko - $80m

11. Tyson Fury - $65m

12. Amir Khan - $40m

13. Bernard Hopkins - $40m

14. Ricky Hatton - $40m

15. Naseem Hamed - $33m

16. Andre Berto - $30m

17. Anthony Mundine - $30m

18. Deontay Wilder - $30m

19. Felix Trinidad - $30m

20. Gennady Golovkin –$30m

 21. Miguel Cotto - $25m

22. Sonny Bill Williams(boxe e rugby) - $25m

23. Carl Froch - $20m

24. David Haye - $20m

25. Freddie Roach - $20m

26. Juan Manuel Marquez - $20m

27. Nigel Benn - $20m

28. Larry Holmes - $18m

29. Antonio Margarito - $15m

30. Buster Douglas - $15m

Nella classifica non figura il leggendario Muhammad Ali, il quale, secondo i compilatori della classifica avrebbe guadagnato meno di sette milioni di dollari.

Francis Ngannou salirà  sul ring per la prima volta il  28 ottobre a Riyadh, in Arabia Saudita per affrontare il campione Wbc  dei pesi massimi, Tyson Fury.

Sebbene sia stato un dominatore della stessa categoria  in UFC,  l’opinione generale  è che lo scontro di Ngannou con Fury finirà allo stesso modo di tanti altri  anche in  un recente  del passato: il pugile vincerà comodamente.

“The Predator”, naturalmente ha più volte  affermato che non è  per niente d'accordo su questa previsione   e  pianta una grana .

  Ieri ha rilasciato una intervista al podcast  di  Joe Rogan per Sportify dove segnala un problema  nelle trattative con il team del britannico riguardo ai guanti  da calzare nella serata  del match :

    “. Non è la prima volta che  ci sono  polemiche per i guanti di Tyson .Penso che nasconda qualcosa .Lui è molto furbo . Ne stiamo parlando con il team britannico  e loro dicono: 'Oh, c'è la commissione britannica con i guanti'.  Io invece  voglio fare chiarezza prima . Non voglio far decidere a nessuna commissione .

I guanti vanno   concordati prima del match, non a poche   ore dall’evento.  Se  Tyson vuole  combattiamo a mani nude..... si  a mani nude !.  Non combatterò  con  guanti da 10 once non salgo sul ring con guanti di  vasta  superficie  per attutire l’impatto.  Non mi interessano e non li calzerò . Wilder si è lamentato dopo aver combattuto con Fury a proposito  dei  guanti ,qualcosa evidentemente non gli era andata bene –

Non è  da sottovalutare  il problema sollevato da Ngannou che risulta potente alla pari  e forse più  di Fury ma è inferiore tecnicamente . Se il gigante  37enne  camerunese, con cittadinanza francese ,  rimane fermo nelle sue richieste  di un guantone “regolare “ da otto o sei once  potrebbero nascere  notevoli  problemi.

Ancora parole.
Il mondo dei pesi massimi negli ultimi otto anni è vissuto su due confronti: Tyson Fury vs Deontay Wilder (tre volte) e Oleksandr Usyk vs Anthony Joshua (due volte).
Fury doveva essere il protagonista e lo è stato.
AJ ha invece fallito.
Wilder è arrivato alla sfida senza avere mai affrontato un grande rivale.
E Usyk, un fuoriclasse sul piano tecnico, ha fisico e atteggiamento da massimo leggero.
Bisognerebbe ricostruire la categoria.
Una buona partenza sarebbe quella di una sfida diretta tra sconfitti.
Ne ha  parlato, ovviamente non in questi termini,
Eddie Hearn con DAZN UK.
Il boss di Martchroom ha messo in fila un’altra bella serie di parole.
“Il match di Joshua con Wilder è l’incontro che ha più possibilità di realizzazione tra i pesi massimi. Marzo o aprile 2024 è la data, un Paese del Medio Oriente la sede. Ne ho parlato con Shelly Finkel che gestisce l’americano. Gli ho fatto delle offerte, lui ne ha fatte a noi. Stiamo analizzando la situazione, sono convinto che alla fine riusciremo a farlo”.
Ancora progetti, speranze, contatti.
Poi Wilder fa con Helenius, Joshua affronta Franklin e lo stesso Helenius.
Fury incontra Whyte e Chisora. E il 28 ottobre sale sul ring contro Francis Ngannou, campione UFC che non ha mai disputato un match di pugilato.
Usyk difende il titolo con Dubois.
Solo i fatti danno credibilità alle parole. (Sant’Agostino)
E di fatti negli ultimi tempi, tra i pesi massimi, se ne sono visti pochi.

Ecco le classifiche (settembre 2023) dei cinque principali Enti che governano il pugilato contemporaneo.

WBC
(campione Tyson Fury)
1. Deontay Wilder
2. Anthony Joshua
3. Arslanbek Makhmudov
4. Frank Sanchez
5. Anty Ruiz
6. Jared Anderson
7. Ele Ajagba
8. Dillian Whyte
9. Martin Bakole
10. Joseph Parker

WBA
(supercampione Oleksandr Usyk, campione Manuel Charr)
1. Deontay Wilder
2. Martin Bakole
3. Anthony Joshua
4. Lenier Pero
5. Jarrell Miller
6. Arslanbek Makhmudov
7. Daniel Dubois
8. Jared Anderson
9. Filip Hrgovic
10. Invan Dychko

IBF
(campione Oleksandr Usyk)
1. Filippo Hrgovic
2. Not rated
3. Anthony Josua
4. Deontay Wilder
5. Frank Sanchez
6. Joseph Parker
7. Jared Anderson
8. Agit Kabyle
9. Otto Wallin
10. Dillian Whyte

WBO
(campione Oleksandr Usyk)
1. Anthony Joshua
2. Jared Anderson
3. Frank Sanchez
4. Andy Ruiz
5. Deontay Wilder
6. Joseph Parker
7. Joe Joyce
8. Otto Wallin
9. David Adeleye
10. FIlip Hrgovic

IBO
(campione Oleksandr Usyk)
1. Anthony Joshua
2. Zhilei Zhang
3. Dillian Whyte
4. Joe Joyce
5. Frank Sanchez
6. Joseph Parker
7. Deontay Wilder
8. Martin Bakole
9. Arslanbek Majkhmudov
10. Daniel Dubois

   Molto  alto l’interesse  da parte dei tifosi per il match clou  di questa notte  al Caribe Royale, Orlando il Florida .

Si combatte  con in palio i titoli  Wbc e Wbo Nabo vacanti  mentre  l'imbattuto  25enne di Brooklyn Richardson Hitchins (16.0)  metterà in gioco il suo titolo IBF nordamericano dei superleggeri contro l’avversario più difficile della sua carriera: il mancino 37enne  Jose Zepeda (37.3 )  di Long Beach, California..

Zepeda ha combattuto l'ultima volta a marzo quando ha superato ai punti l’ostico indiano Neeraj Goyat per 10 round ,.A novembre dello scorso anno lo spettacolare confronto perso  contro  un  primattore  come  Regis Prograis ma condizionato da una ferita all’occhio sinistro.

Hitchins a 25 anni ha fatto il suo debutto da professionista nel 2017,dopo aver difeso i colori della nativa Haiti  alle  Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro. Nel 2022 è balzato all’attenzione   della stampa battendo il difficile portoricano Yomar Alamo per vincere l’IBF Nabf  dei 63,5 kg prima del limite . Più alto  di Zepeda ,il giovane di Manhattan  possiede un jab sinistro insidioso e veloce . Gambe e braccia  lunghe  sempre proiettato ad anticipare l’avversario per lanciare un diretto destro molto pesante  è chiamato stanotte a discutere la “tesi di Laurea” contro un avversario   guardia destra -

“Chon “ Zepeda  è essenziamente un attaccante puro .Cerca continuamente la corta distanza per colpire  pesantemente  con il jab destro d’acchito  e doppiare velocemente  con un  gancio sinistro particolarmente efficace sia al volto che al corpo.

 Per quanto riguarda la potenza, Hitchins  segnala  un  43,8%, di successi prima del limite mentre Zepeda  lo raddoppia quasi con un 76% .  Non conosciamo a fondo le capacità  di incassare colpi di Hitchins , il quale  ha vinto ai punti  cinque  dei suoi ultimi  incontri .  I suoi successi più importanti contro avversari di discreto lignaggio come Tre'Sean Wiggins, Kevin Johnson, Argenis Mendez e Yomar Alamo.

Zepeda è professionista dal 2009 . Nel 2015 dopo 23 vittorie consecutive fu sconfitto nella sfida mondiale Wbo a Manchester contro  Terry Flanagan ma si  lussò la spalla sinistra al secondo round. Zepeda ha vinto anche  l’ International  dei Super Leggeri WBO nel giugno 2017 quando ha superato  Miguel Zamudio al sesto round .  Nel 2018  vince l’Intercontinental Wba .Nell'ottobre 2020, un match drammatico che fece lungamente  scrivere per la vacante corona Silver Wbc  contro il difficile  Ivan Baranchyk . Zepeda andò al  tappeto  due volte nel primo round e una volta nei round due e cinque, mentre Baranchyk finì nella polvere  una volta nei round due, tre, quattro e cinque prima di essere chiamato out al quinto rempo .

A seguire tre vittorie prima di arrivare alla sconfitta con Prograis. Zepeda ha anche battuto giocatori del calibro di Jose Pedraza, Luis Arceo, Emanuel Lopez, Robert Frankel, Victor Manuel Cayo, Armando Robles e Abner Lopez.

Vedremo  stanotte un “Chon”  sempre all’attacco e un Hitchins lavorare molto  sul piede posteriore .La precisione e l’anticipo del pugile di Brooklyn potrebbero  fargli accumulare punti ma se farà degli errori  Zepeda  non gli darà scampo .

 Questa volta il massimo cinese è il logico favorito

Fino alla sera del 15 aprile scorso nessuno, a parte forse l'interessato, si sarebbe immaginato che il cinese Zhilei Zhang avrebbe battuto prima del limite il peso massimo Joe Joyce demolendo oltre al rivale molte certezze che evidentemente erano alquanto infondate. A ripensarci, in effetti, si trovavano di fronte due medaglie d'argento olimpiche della massima categoria eppure Joyce sembrava avviato verso il livello più alto possibile mentre Zhang era considerato nell'occasione un collaudatore di lusso nonostante l'unica sconfitta subita da professionista, contro il croato Filip Hrgovic, fosse stata alquanto discutibile. Quella sera di primavera alla Copper Box Arena, costruita apposta per le Olimpiadi di Londra del 2012, il jab destro del mancino Zhang fece a Joyce quello che il jab dell'inglese aveva combinato all'altro britannico Daniel Dubois, chi di jab ferisce di jab perisce potremmo dire.

Zhang 130 kg  - Joyce 127 kg

Attivata la clausola di rivincita per sabato sera, questa volta alla Wembley Arena, il 38enne Joyce non può più essere considerato il favorito anche se una certa dose di incredulità persista nonostante l'esito del primo match.  Certamente il 40enne cinese godrà di un bel vantaggio psicologico e se ripeterà l'impresa sarà difficile ignorarlo come è stato fatto finora. Non abbiamo dubbi che Zhang cercherà di rifare ciò che ad aprile gli era riuscito tanto bene, non tocca a lui cambiare una virgola, tocca a Joyce fare qualcosa di diverso.

L'inglese era considerato pressocchè indistruttibile anche se è difficile fra i pesi massimi esserlo davvero, ma non fu vittima di un colpo solo, ma della velocità di braccia e del tempismo del suo avversario che gli aveva ridotto un occhio in tale stato da consigliare il medico di servizio a consigliare all'arbitro lo stop, subito ascoltato. Certamente Joyce non dovrà avere fretta, cercare di girare attorno a quel jab, usare bene il destro dritto e fidarsi di un colpo che sembrerebbe essere un pochino più pesante.  Zhang, ora nr 4 nella classifica del Transnational Boxing Rankings Board, precede Joyce di un solo posto ma per l'inglese è ora una questione di essere dentro o fuori dal grande giro. A lui l'onere di rovesciare il pronostico.

 Questa  notte a Cordoba in Argentina, presso il locale Salon de los Deportes, Villa Maria un titolo Sudamericano e due titoli nazionali organizzati da Osvaldo Rivero.

Nel clou classico scontro Argentina vs Venezuela con il 22enne Rodrigo Fabian Ruiz (15 0 0) in difesa del titolo continentale dei supergallo e dell'IBF Latino contro il 23enne, già campione Fedebol, Yeison Juarez (15 2 0). Ruiz è il numero uno del ranking nazionale ed è considerato un possibile futuro campione del mondo. Attaccante, si copre bene, bravo sulla corta distanza ad esplodere colpi in serie. Vanta dodici successi per ko ed è alla quarta difesa del titolo sudamericano. Juarez è imbattuto dal 2021, ha braccia lunghe. Entrambi hanno una percentuale di successi prima del limite di oltre il 60%.

Per il vacante titolo nazionale dei mediomassimi di fronte il 26enne di Mar Del Plata Franco Ezequiel Acosta (13 0 1) contro l'esperto Facundo Nicolas Galovar (15,9,2).

L'ex campionessa mondiale per la sigla IBF la 34enne Daniela Romina Bermudez (31 4 3 ) difende il titolo nazionale argentino dei piuma controla 23enne Lucrecia Anabella Manzur (9 3 0(