Sabato prossimo match da non perdere al Poliforum Benito Juarez di Cancun, in Mexico .Matchroom propone la difesa Wbc dei superpiuma da parte del texano “Ice “ O'Shaquie Foster contro lo sfidante ufficiale di sigla il 25enne Eduardo 'Rocky' Hernandez (34.1) nativo di Mexico City ma ora abitante a Las Vegas dove si allena . Un giovane in grande ascesa che vanta una percentuale su successi per ko del 91%,
Foster (20-2, 11 KO) non perde dal 2017 ha guadagnato il primo posto quando Shakur Stevenson ha dovuto abbandonare il primato per ragioni di peso e ha superato a febbraio il precedente campione dei pesi piuma Rey Vargas .Domenica ha dichiarato che sono in atto contatti con il campione IBF Joe Cordina, per una riunificazione e ha espresso tutto il suo ottimismo sulla difesa del fine settimana :
'È di nuovo il mio momento!- Dichiara Foster. “King Shock è tornato in azione. Sono entusiasta dell’opportunità di tornare sul ring e difendere il mio titolo. Ancora una volta combatto in trasferta in territorio inesplorato, quindi non vedo l’ora di dimostrare ancora una volta che sono il migliore al mondo e che sono qui per restare a lungo!
“Rocky Hernandez ha risposto :- 'Ho sognato questo momento per tutta la vita'. “O’Shaquie è il miglior campione di 130 libbre, voglio batterlo e mostrare al mondo che sono il migliore della categoria.
Tyson Fury afferma di aver raggiunto il peso di quasi 160 kg prima dell’annuncio ufficiale del match contro Francis Ngannou.Dopo la prima conferenza stampa la stampa britannica aveva messo in luce io suo corpo appesantito e flaccido e ieri il campione Wbc ha dichiarato a Boxing Social :
-Sono stato fuori dal ring per 11 mesi . Ho combattuto in marzo 2022 contro Derek Chisora e dopo ho lavorato poco era quindi normale che avrei avuto bisogno di un ritiro lungo.
Pesavo 350 libbre e dovevo trovare nuovamente il mio tempismo, la mia agilità e non è stato facile. Sono stato lontana da casa 12 settimane e senza i miei bambini, mia moglie e tutto il resto è stata veramente dura .
L’allenatore SugarHill Steward è arrivato quando mancavano otto settimana alla sfida e ho cominciato in quel momento anche a curare la parte tecnica . Ho usufruito del supporto di George Lockhart ( nutrizionista] per circa 12 settimane, mentre per gli sparring mi sono confrontato con elementi di valore come Joseph Parker, Martin Bakole, Solomon Dacres e Nick Campbell
Devo veramente ringraziare questi ragazzi che mi hanno impegnato molto
Mi sento in forma, ho fatto i miei ultimi otto round due giorni fa con Joe e Solomon e garantisco che sabato sarò al meglio della mia forma
Il 26enne di Las Vegas attuale campione WBC Interim dei supermedi David Benavidez (27.0 con 23 ko - foto a sx )è in preparazione per la grande sfida del 25 novembre contro Demetrius Andrade Ieri ha rilasciato una intervista al podcast Last Stand di Brian Custer per parlare del combattimento, che inevitabilmente eleggerà lo sfidante della superstar Canelo Alvarez :
“Questa è la battaglia più dura nei supermedi in questo momento. Canelo sta facendo le sue cose, e io sono stato lo sfidante numero uno da due anni, ma sono ancora qui che aspetto . Vado avanti e affronto i migliori avversari in circolazione .
Demetrius Andrade è un grande combattente, molto tecnico, molto subdolo, quindi penso che sarà un grande test per me stesso, ma ne uscirò vittorioso. Mi chiedete se in caso di successo aumenteranno ulteriormente le possibilità di affrontare Canelo ? La risposta è si , una vittoria rafforzerà la mia posizione in tutte le sigle . Alla fine la mia mente non è concentrata al 100% su Canelo. La mia mente è quella di dominare la divisione delle 168 libbre
Come valuta la sua prestazione contro Plant ?
-Ho pensato che sia stata una grande prestazione. Ad essere sincero, sono un po’ arrabbiato con me stesso per non aver vinto prima del limite . Penso che se avessimo fatto le cose in modo un po’ diverso, ce l’avremmo fatta. Ma nel complesso è stata una grande battaglia e abbiamo regalato ai fan un incontro importante che gli annuari ricorderanno. Ho vinto la battaglia, ma alla fine Caleb Plant ha conquistato anche il mio rispetto.
Ritengo la sfida con Andrade sicuramente più difficile a livello mentale di quella con Plant.
Mancano solo quattro giorni alla sfida più attesa di questo fine tra il campione dei pesi massimi Wbc Tyson Fury e l’ex titolare Ufc della massima categoria all’esordio in un match di pugilato UFC Francis Ngannou.Come è noto il duello sui dieci round avrà luogo sabato 28 ottobre a Riyadh, in Arabia Saudita. La differenza di fuso orario tra la capitale Roma e Riyad, è di un’ora in meno rispetto all’Arabia .
La tanto attesa sfida tra colossi è praticamente l’evento inaugurale alla Riyadh Season, uno dei festival di intrattenimento più importanti al mondo, che si svolge durante i mesi invernali nella capital Riyad. L’eevento si svolge nel più grande Stato arabo dell’Asia occidentale per una superficie di circa 2,15 milioni di km. Il cartellone è promosso da Queensberry, Top Rank e GIMIK Fight Promotions, .
Il duello Fury-Ngannou sarà trasmesso in streaming live su ESPN+ pay-per-view negli Stati al prezzo di 80 dollari per tutti i distributori, sarà disponibile anche tramite fornitori di pay-per-view via cavo e via satellite.
Il sottoclou sarà animato da pesi massimi . Molto interessante il derby britannico che prevede uno scontro sui dodici round tra i campioni britannici imbattuti Fabio Wardley (16-0, 15 KO) e David Adeleye (12-0, 11 KO) .A seguire il terzo match nel 2023 dell’ex campione dei massimi il neozelandese Joseph Parker (32-3, 22 KO), il quale si è allenato a Morecambe con il suo amico Fury e affronterà l'artista del ko il canadese Simon Kean (23-1, 22 KO) in un round di dieci riprese. Il numero tre del ranking WBC il russo canadese Arslanbek Makhmudov (17-0, 16 KO), si batterà sulle dieci riprese contro il 37enne dell’Illinois Junior Anthony Wright (20-4-1, 17 KO) . Infine Moses Itauma ( 5-0, 3 KO), il diciottenne promettente britannico campione mondiale Youth IBA 2022, aprirà il collegamento televisivo in uno scontro sui sei round contro l'ungherese Istvan Bernath (10-1, 8 KO).
In Italia il match sarà visibile su DAZN con questi orari. Inizio della riunione alle ore 19 italiane . Il Main Event è previsto per le 23 c.ca
Elliot Amoakoh di Nova Sport ha scritto alla WBO per conto del contendente dello sfidante numero uno dei pesi medi Chris Eubank Jr. allo scopo prendere tempo in sede di una eventuale data di sfida ufficiale di Eubank contro il campione WBO / IBF Zhanibek Alimkhanuly.
Amoakoh ha scritto: 'Mentre attendiamo con ansia le prossime decisioni del nostro promoter i ( Match contro Conor Benn ) chiediamo gentilmente alla Wbo di non prendere in considerazione Chris per eventuali incontri ufficiali o eliminatorie prima di fine anno . Attualmente siamo nel bel mezzo di trattative per una sfida importante ma desideriamo rispettare il ruolo di sfidante. Chiediamo solo un po di tempo .-
Intanto domenica scorsa il promoter Eddie Hearn ha confermato che andrà avanti per mettere in scena l'incontro di Chris Eubank Jr con Conor Benn . Hearn al momento ha previsto il derby in Medio Oriente il 23 dicembre ma nel caso in cui Benn venga autorizzato a boxare in Gran Bretagna, la priorità del promotore rimane la madre patria .
Il campione totale dei pesi welter Terence Crawford riconosce in una notizia pubblicata da Pro Boxing Fans che il suo grande rivale Errol Spence Jr. ha il diritto di imporre la rivincita. Questa frase cancellerebbe i dubbi che erano nati nelle ultime settimane sul fatto che “Bud” volesse davvero combattere ancora contro il texano “The Truth”.
E’ unfatto è che Spence (28-1, 22 KO) sta forzando per il secondo incontro e Crawford (40-0, 31 KO) dovrà concederlo considerato che la clausola è prevista dal contratto prima della sfida del 29 luglio scorso. Sarà interessante vedere anche se Crawford tenterà di costringere Spence a combattere al limite dei pesi welter in modo da poter aumentare le sue possibilità di vincita.
Quale rete televisiva trasmetterà la rivincita Crawford vs Spence è un altro enigma da sciogliere dato che Showtime non dovrebbe più trasmettere eventi di boxe .
Premier Boxing Champions dovrà trovare dunque un altro sponsor televisivo e le voci di un coinvolgimento di Amazon Prime in pay per wiew sembrano prive di fondamento.
Infine dove si svolgerà questa seconda sfida ? E’ noto che Crawford è deciso a portare il duello nella sua città natale di Omaha. Ma la scelta commercialmente non ha attrattive . Il Nebraska, è lontano per la marea di fan che vorrebbero vedere il match dal vivo Quindi Las Vegas è ancora il luogo più ovvio .Molto presto ne sapremo di più
L'allenatore Robert Garciaha confermato che suo fratello, l'ex campione del mondo in diverse categorie Mikey Garcia, non è disponibile ad affrontare il mitico 46enne Floyd Mayweather Jr. in un incontro di esibizione su Showtime PPV il 9 dicembre.
R Mikey si è ritirato nell' ottobre 2021, quando ancora giovane 33 enne , su sconfitto ai punti con verdetto non unanime dallo spagnolo ex campione europeo Sandor Martin.
Ovviamente dobbiamo prendere l'annuncio di Robert con cautela : è già successo che per scacciare l'attenzione su di loro diversi pugili anche famosi hanno raccontato una bugia.
Robert nella sue intervista proswgue 'Ho detto: 'Mikey, sei serio a riguardo?' Mikey, è vero che affronti Floyd in una esbizione ? Lui mi ha risposto 'No, non c'è alcuna possibilità'. Lo faccio solo per mantenermi in forma e non ingrassare troppo.’ - Aspettiamo di sapere se è la verità
Di quel giorno ricordo (quasi) tutto. Era il 7 agosto del ’99. Stefano aveva uno sguardo magnetico, sembrava volesse ipnotizzarmi. Gli occhi frugavano nella mia anima, senza alcun rispetto per la poverina. I tatuaggi riempivano il suo corpo. Un cobra sulla spalla sinistra, un disegno tribale sulla destra, un lupo e un vichingo sulla schiena. Un mezzo sorriso, degno del Nicholson di Psyco, completava il quadro. Fino a quattro anni prima faceva l’imbianchino. Adesso abitava a Monfalcone e andava in palestra a Ferrara, da Massimiliano Momo Duran. Si allenava rubando ore al sonno e alla famiglia. A 33 anni aveva incrociato la grande occasione. Vero, in una categoria che non era la sua, quella dei leggeri, contro un rivale robusto e grintoso come Julien Lorca, in terra straniera, a Le Cannet in Francia. Ma se si fosse fermato davanti a tutto questo, l’occasione non l’avrebbe mai avuta. Il suo momento buono, a cavallo tra il 1994 e metà 1996, era passato. Poi, come mi ripeteva spesso, aveva perso tempo. Adesso, ritrovato l’entusiasmo, era pronto a dare battaglia.
Salvatore Cherchi, il manager, glielo aveva detto mentre gli stava levando i guantoni subito dopo la vittoriosa difesa del titolo italiano contro Prisco Perugino. E adesso il mondiale!. Aveva avuto l’impressione di calarsi un sogno, era la realtà. Gli avevo chiesto come fosse il rapporto con Momo Duran, l’allenatore. Lui mi aveva risposto con una sola parola. Preoccupante. La mia espressione gli aveva strappato un sorriso. Nel senso che mi sento troppo bene. Dormo senza problemi, accuso solo parzialmente la fatica, sto in un ambiente che mastica pugilato. Mi sento così bene che comincio a preoccuparmi. Così mi chiedo, dove sta l’errore? Nella mia mente si accavallavano i ricordi del campione del mondo WBA dei leggeri in allenamento. Julien Lorcy aveva il naso schiacciato, gli zigomi piatti e lucidi. Il volto raccontava come la boxe lui l’avesse sempre interpretata in attacco. Picchiava, ma con quel fisico tozzo che aveva, era costretto ogni volta a lasciare sul ring un po’ di sé stesso. Stefano Zoff era un tipo lungo e secco con lo sguardo incazzato. Gli occhi ti braccavano senza tregua. Le braccia erano tentacoli con i quali provava a soffocare i rivali. Il biondo di Francia era, di gran lunga, il favorito. Sul ring sapeva trasformarsi in un toro infuriato. Attaccava, attaccava e poi attaccava di nuovo. Il mondiale si prospettava duro, difficile. Ma se c’er una cosa che a Stefan o non faceva difetto, era la tenacia. Si andava in scena...
Veronica, la figlia di Zoff aveva otto anni. Riccioli castani, sguardo sempre attento. Il babbo, in una magica notte in terra di Francia, era appena diventato campione del mondo. A 33 anni, l’età in cui molti smettono di combattere. Quella notte, a sfida conclusa, la piccola entrava nello spogliatoio. Aveva gli occhi rossi di sonno e pianto, tirava su il faccino e pronunciava poche parole. Papà, ti ha fatto male? Anche un guerriero piange. Zoff prendeva su la figlia e si faceva il primo regalo da campione. Un tenero abbraccio. Julien Lorcy aveva gli occhi gonfi, una brutta ferita sotto l’arcata sopraccigliare sinistra, rivoli di sangue ne disegnano la faccia. Il torello infuriato alla fine aveva incontrato il suo matador. Lo sfidante aveva preso in mano la sfida dopo soli tre minuti, il tempo di una ripresa. Aveva tolto spazio, respiro, possibilità di movimento al campione. Attaccato, soffocato da quel sinistro che non gli concedeva tregua, il francese cercava di abbozzare una reazione. Ma quella notte Stefano Zoff apparteneva alla schiera dei grandi del ring, di quelli che regalavano emozioni andandole a pescare nel profondo dell’anima. E così quando anche l’ultima stilla di energia stava per abbandonarlo, era il coraggio a fare da terreno fertile, da riserva a cui poter attingere le ultime decisive risorse.
Quando andavo a trovarlo negli spogliatoi, Zoff aveva la faccia di uno che aveva appena visto passare un marziano, ma non aveva osato chiedergli nulla.
Non mi sembra vero. Sto pensando a domani, quando tornerò a casa. Mi sveglierò e riprenderò a vivere la mia esistenza di sempre. La gente mi darà le solite pacche sulle spalle dicendomi: “Bravo Stefanino, ma non vinci mai niente. Stefanino, hai 33 anni, è ora che tu faccia qualcosa. È difficile spiegare come un bravo pugile fosse riuscito a diventare quel campione che avevo visto sul ring di Le Cannet. Certo si era allenato con metodo. A Ferrara, da Massimiliano Duran aveva lavorato duro. Palestra, dieta, a letto presto. Quando avevo 20 anni mettevo il cambio dei vestiti nel bagagliaio della vespa, andavo ad allenarmi, mi cambiavo e via in giro fino alle 3 di notte. Alle 7 ero già in piedi per andare a lavorare. Adesso se provo a farlo una sola volta, mi ricoverano. Era sempre stato un tipo allegro Stefano. Un tempo si faceva accompagnare anche dalla superstizione, adesso aveva capito che poteva farne a meno. Ma fedele al passato qualcosa si portava ancora dietro: una moneta da mezzo dollaro d’argento regalatagli da Franco Cherchi, il fratello del manager. Salvatore Cherchi era l’uomo che aveva creduto in Zoff quando, a 32 anni, era andato a chiedergli un grande finale di carriera. Era anche stato quello che l’aveva spronato all’angolo, nel momento in cui il futuro campione sembrava avesse un dubbio di troppo nella testa. In giro non c’era nessuno disposto a scommettere su di me. Non dico 100.000 lire che sono tante, ma neppure 5.000. In allenamento, durante una seduta di guanti con Casamonica, mi sono fatto un taglio sotto l’arcata sopraccigliare destra. Proprio io che in carriera non mi sono mai spaccato. Per fortuna è andata bene, così come è andata bene dopo quella testata del francese nell’ultima ripresa.Ora però vorrei togliermi un altro sfizio: combattere a Las Vegas. Cherchi dice che sono matto e che è tempo di bussare a denari, basta inseguire i sogni. Campione del mondo. Ieri una favola. Poi, finalmente, la realtà.
Il Pirata andava incontro all’alba alzando la cintura. Un titolo vinto all’estero, in un match vero, contro un bravo avversario. Aveva ragione Veronica quando, chiudendo la porta dello spogliatoio, gli regalava cinque parole che lo rendevano davvero felice. Papà, sei stato proprio bravo.
LA CENA DI GALA DELLA HALL OF FAME ITALIA 2023 SI SVOLGERA' SABATO 28 OTTOBRE A PALAZZO ALBICINI (CORSO GARIBALDI 80, FORLI') PRENOTAZIONI ALLO 0543.550608 / 3391415615 (costo: 38 Euro, fino a esaurimento posti) Orario di inizio 20:15.
Cinque personaggi entreranno nella Casa della Gloria. Il Comitato Direttivo (Gualtiero Becchetti, Flavio Dell’Amore, Franco Esposito, Alessandro Ferrarini, Davide Novelli, Vittorio Parisi e Dario Torromeo) ha scelto per il 2023 i campioni del mondo Salvatore Burruni, Silvio Branco, Alessandro Duran, Stefano Zoff e l’arbitro internazionale Angelo Poletti.
Deprecated: htmlspecialchars(): Passing null to parameter #1 ($string) of type string is deprecated in /var/www/vhosts/boxeringweb.net/httpdocs/modules/mod_search/mod_search.php on line 44