La notizia è che Anthony Joshua ha battuto Francis Ngannou per ko dopo un match molto intenso.
Ma il match non è programmato per il mese di marzo in Arabia Saudita ?
Certamente si, ma nulla vieta che Anthony Joshua e “Predator Ngannou” si affrontino in un match virtuale.
Ecco allora che il gigante di Watford (27.3) e l’ex campione Ufc, nativo del Camerun ma di cittadinanza francese, combattano sul ring del videogioco Fight Night Champion.
Le immagini sono attraenti e ci possono addirittura dare una idea di cosa potrà succederà nella realtà tra due mesi.
Fissato per il 16 febbraio al Madison Square Garden Theater di New York il prossimo incontro del peso massimo Guido “The Gladiator” Vianello (11-1-1).
Il 29enne romano combatterà nell’evento organizzato dalla Top Rank imperniato sul mondiale super piuma WBC tra il detentore O’Shaquie Foster (21-2) e il P.ricano Abraham Nova (23-1)
Avversario di Guido sarà Moses Johnson (11-1-2), la cui unica sconfitta risale allo scorso giugno quando venne messo KO in una ripresa da Walter Burns.
Dopo quella battuta d’arresto Johnson ha disputato due incontri battendo ai punti Lemon Isom Riley e per Kot alla terza ripresa Emilio Salas.
Vianello non combatte dal 14 ottobre quando a Rosemberg si impose ai punti su Curtis Harper.
Naoya Inoue, detto Il Mostro. Di bravura, ovviamente. Fa parte di quel gruppo di fuoriclasse che non godono di una popolarità (fuori dal proprio Paese) adeguata al loro talento. È uno dei tre attuali tenori del pugilato mondiale. Assieme a Terence Crawford e Dmitrii Bivol. Il fenomeno ha tutto quello che serve per appartenere alla categoria degli eletti. È veloce, ha potenza, intelligenza tattica, grande tecnica, colpo d'occhio. Ha cominciato a boxare a sei anni, allenato dal papà Shingo che lo sottoponeva ai suoi singolari metodi di preparazione. Doveva spingere auto con il motore, ovviamente, spento; arrampicarsi su una corda per arrivare alla veranda della casa di famiglia al secondo piano (stessa cosa farà con Takuma, fratello di Naoya e anche lui pugile professionista). Poi c'era la parte tecnica e lì il talento lo ha aiutato, la sua bravura è stata quella di migliorarsi non accontentandosi mai (sopra, nel video, una fase del match vinto contro Nonito Donaire). Ha conquistato quattro mondiali in altrettante categorie, il primo dopo sei incontri. Esordio il 2 ottobre 2012 (vittoria per ko 4 contro Crison Omayao. Ultimo combattimento l'unificazione del titolo supergallo contro Marlon Tapales (37-3-0, 19 ko) il 26 dicembre scorso. Vittoria per ko 10.
E sposato con la fidanzata del liceo. Hanno tre figli: Akiha (7 anni) che va spesso a vedere gli allenamenti del papà, una bambina di 5 anni e un'altra di 3. Gli hanno chiesto più volte cosa risponderebbe ad Akiha se in futuro gli dovesse chiedere di fare il pugile. “Aspetterei che ne fosse totalmente sicuro, gli spiegherei i rischi di questo sport e poi gli domanderei se davvero lo amasse al punto di accettare dolori e sacrifici. Perché il pugilato non puoi farlo se per te non rappresenta una grande passione". A Naoya piace lo yakiniku, un barbecue in stile giapponese con lingua di manzo; i film dell'horror e il karaoke. In Giappone è un idolo assoluto. Ha riportato la boxe alla gloria del passato, le ha restituito l'antico rispetto, nuova popolarità ed enorme passione. Ha già annunciato la data del ritiro. Nel 2028, a 35 anni, dirà basta. “Ho ancora tempo per migliorarmi". Naoya Inoue, Il Mostro. È davvero un fenomeno .
Sabato prossimo il 38enne campione IBF- WBC- WBO dei mediomassimi Artur Beterbiev difenderà le sue cinture contro il britannico 33enne Callum Smith già campione Wba e Wbc Diamond dei supermedi in una sfida al Centre Videotron di Quebec City in Canada. Un match che promette fuoco e fiamme ma che per settimane è stato trascurato perché l’argomento d'attualità riguardava la firma del titolare Wba dei 79 kg Dmitrii Bivol di un precontratto per affrontare Beterbiev nel 2024.
Anche gli allibratori canadesi si sono adeguati a questa tendenza per quotare “vincente" Beterbiev 1,10 a 4. “La vittima predestinata“ Callum Smith, il quale in carriera su 30 match disputati ha perso solo una volta contro un “certo” Saul Alvarez non è per niente contrariato da questa situazione –
-Una sfida di riunificazione è giusto che abbia sempre grande attenzione quindi capisco Beterbiev che abbia come suo principale obiettivo Bivol e così la stampa specializzata. Parto da sfavorito e non mi dispiace. Può darsi che Beterbiev sia distratto da questo progetto e io sono pronto e in gran forma per cogliere ogni occasione favorevole.- Dichiara Smith- Spero dunque di rovinare i piani di Beterbiev e Bivol i quali pare abbiano intenzione di interpretare quel film in primavera mentre spero di riuscire a stracciare la loro sceneggiatura-
L’altra interessante sfida tra supermedi e valida per il Wbc Continental guarda al campione in carica il numero uno dei ranking Wbc e Wba il francese Christian Mbilli (25.0) contro l’australiano Rohan Murdock (27.2). Anche qui i bookmaker non hanno dubbi sul favorito. Un successo di Murdock verrebbe pagato 9,2 volte la posta.
Articolo gennaio 2022- Jofre è scomparso il 2 ottobre 2022
Ciò che si impara bene non si dimentica mai. Un esempio è "andare in bicicletta' e un altro è insegnare qualcosa a un pugile che ha solo 60 anni in meno !
Eder Jofre , 83 anni , brasiliano Hall of fame , è stato probabilmente il miglior peso gallo della storia. Colpitore preciso e instancabile è nato a São Paulo, il 26 marzo del 1936 . Eder " O Galo Do Ouro" (72.2.4)In carriera ha partecipato alle Olimpiadi di Melbourne 1956 mentre ,professionista dal 1958, ha vinto i primi 46 match ed è stato mondiale dei gallo dal 1960 al 1965 e dei pesi piuma dal 1973 al 1974. Il grande giornalista Nat Fleischer in un articolo datato 1960 scrisse che il sincronismo dei colpi di Jofre era semplicemente perfetto.
Ebbene quei movimenti che lo fecerero diventare campione Jofre non li ha dimenticati. . Quando visita una palestra tutti gli fanno festa e gli chiedono ancora di mimare qualche colpo come quelli che vediamo nel filmato . Pur lentamente guardate come muove le mani e "segue" i colpi dello sparring .....Fantastico Eder !
Dopo essere stato battuto per mano del connazionale inglese Kell Brook due anni fa, l'ex campione Ibf-Wba dei superleggeri , Amir Khan (34-6, 21 KO) aveva annunciato il ritiro dalla boxe. Con i suoi 13,5 milioni di Followers l'argento olimpico 2004 si era poi trasferito a Dubai dove vive tutt'ora.
Nelle ultime manifestazioni pugilistiche organizzate in Medio Oriente Khan era sempre stato visto in prima fila, spesso in compagnia di sponsor locali importanti, di fede mussulmana come lui. Ecco che allora il progetto di tornare a combattere non deve stupire più di tanto come del resto lui stesso dichiara a ProBox Tv:
- Ho ricevuto offerte molto interessanti per combattere negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita. Tuttavia, prima di prendere una decisione, devo allenarmi con il massimo impegno con professionisti per verificare se riesco a raggiungere una forma degna del rischio e vedere come reagisco ai colpi che incasso durante le sessioni di sparring. Insomma devo mettere a dura prova il mio corpo. Avrei opportunità di rilievo con Floyd Mayweather, Manny Pacquiao, Conor McGregor e Khabib Nurmagomedov ma prima devo sapere quanto valgo oggi-
Occasione mondiale per Martina “Little Tank” Bernile (6-3-1).
Attraverso il suo profilo Facebook, “Little Tank”,
l'ex campionessa europea dei pesi mosca, ha annunciato che combatterà per la cintura dei mini mosca IBO.
La sua avversaria sarà la serba Nina Radovanovic (17-4), tre successi negli ultimi tre incontri disputati, in tre occasioni sfidante al titolo mondiale dove venne battuta da Dina Thorslund, Eva Voraberger e Ibeth Zamora.
Dopo le due sconfitte subite nel Regno Unito contro Shannon Ryan e Rose Courtnay, la Bernile è tornata al successo lo scorso novembre battendo ai punti Snezana Siljkovic, anche lei serba.
Il numero uno Wbo dei superleggeri l'imbattuto puncher di Long Beach Arnold Barboza Jr ha raccolto molti consensi sabato tra le corde del Virgil Hotel di Las Vegas Ha migliorato il suo record di imbattibilità portandolo a 29 successi e ha inflitto all'ottavo round al sudafricano Xolisani Ndongeni la sua seconda sconfitta consecutiva. Dopo il successo Barboza ha dichiarato: . Sono entrato da poco in Golden Boy ma ho messo a segno un successo che mi riempie d'orgoglio- Credo che Teofoimo Lopez ora sia più vicino
Oscar De La Hoya ha confermato che Arnold merita la sfida mondiale il più presto possibile.