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Francesco Barotti sfidante ufficiale al Silver EBU dei pesi mosca

Francesco Barotti (10-3) è stato nominato sfidante ufficiale dello spagnolo Samuel Carmona (10-1), attuale detentore del Silver EBU.

Le due parti avranno tempo sino al 5 marzo per trovare l’accordo a trattativa privata, altrimenti verrà indetta la gara d’asta. 

Per Barotti ex detentore del titolo italiano, che non combatte dal febbraio 2023 quando si impose ai punti sul serbo Milan Savic, sarà questo il secondo tentativo di conquistare il Silver dopo la sconfitta in sette riprese subita nel 2021 in Spagna contro Jairo Noriega. 
Per lo spagnolo sarà la prima difesa della cintura vinta lo scorso novembre battendo il connazionale Aramis Torres. 
Ricordiamo che Carmona, quarti di finale ai Giochi di Rio 2016, nel mese di dicembre 2023 a Glandale, in Arizona, venne battuto ai punti per MD dal messicano Julio Cesar Martinez per la versione WBC del titolo, ente che lo vede oggi occupare la posizione n. 12 del ranking.
Max 
 

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Jack Catteral: "Sono vicino alla firma per il rematch con Josh Taylor"

È una delle rivalità attive più lunghe nella boxe britannica quella tra Jack Catterall e Josh Taylor. Taylor e Catterall hanno combattuto nel lontano 2022 per tutte e quattro le cinture mondiali dei superleggeri di Taylor. Catterall alla fine risultò lo sconfitto ma non era stato di certo inferiore a “Tartan Tornado” e la stampa segnalò il verdetto avaro.

Catteral allattacco

Taylor in un impeto di cavalleria promise la rivincita che non è ancora arrivata. Taylor ha perso contro Teofimo Lopez lo scorso anno, mentre Caterall ha recentemente sconfitto un avversario di rango come Jorge Linares.  La possibilità  della tanto agognata rivincita si è riaccesa e finalmente anche Catteral ammette che le trattative sono riprese:-Stiamo aspettando la firme nei contratti – Dichiara Catteral a Boxing Social Io ho   lasciato il manager Sam Jones, manager e l’accordo Matchroom credo che ormai sia vicino. Sarò emozionato quando  tutto sarà finito.

Taylor è promosso da Top Rank che ha un rapporto di lavoro con Sky Sports e non si è capito  quale emittente proporrà la sfida e se pochi mesi  fa era un match sicuro da realizzarsi in Gran Bretagna  oggi pare che potrebbe anche accendersi in Arabia Saudita. 

Lomachenko non ha mai vinto un titolo Ibf. Ci riuscirà in Australia a maggio?

Il due volte oro olimpico Vasyl Lomachenko ha rilasciato una intervista a Un.News Tv mentre sta progettando l’inizio degli allenamenti in vista della sfida contro  il campione Ibo  George Kambosos l'11 maggio alla RAC Arena di Perth in Australia dove sarà in palio la vacante cintura IBF dei leggeri .

Il 2023 per il tre volte campione è stato un anno negativo caratterizzato dalla sconfitta contro  Devin Haney il 20 maggio a Las Vegas.  La domanda è stata se con Kambosos sarà l’ultima spiaggia:  

“Non lo so e non ci voglio pensare ,In questo momento il mio obiettivo è diventare nuovamente campione del mondo. Non ho mai posseduto una cintura IBF, quindi spero sia l’occasione giusta. Dopodiché potrò iniziare a pensare di conquistare anche le atre tre . Questa è la sfida più giusta che ci possa essere in questo momento . Contro  Haney lo scorso anno non avevo perso e quindi devo centrare questa occasione per tornare ad essere campione del mondo. Non ho mai combattuto in Australia, ho sempre desiderato andarci perchè so che i tifosi mi seguiranno, quindi ci vediamo a Perth .

RicciD

Cinque italiani + uno nel ranking IBF di gennaio. Analisi e cambiamenti del mese

 

Etinosa “El Chapo” Oliha, n. 13 tra i pesi medi, e Michael Magnesi, n. 10 tra i super piuma, conservano le loro posizioni nel ranking IBF, pubblicato oggi e aggiornato al mese di gennaio 2024.
Ancora n. 15 tra i pesi medi il riminese residente a Colonia Thomas Piccirillo, detentore della cintura intercontinentale.
Scende invece da cinque a tre unità la pattuglia delle ragazze italiane composta da:
Stephanie Silva, n. 3 tra i super mosca, Pamela Noutcho Sawa, n. 13 tra i pesi leggeri e Camilla Panatta n. 14 tra i piuma.
Fuori dalla classifica il super leggero Silvia “Sbim Boom” Bortot e il peso piuma Michela Braga.
Analizziamo ora le variazioni intercorse rispetto a dicembre 2023.
Massimi 
Dopo l’annuncio del match contro Zhang Zilei per l’interim WBO (9 marzo a Riyadh) esce di classifica il neo zelandese Joseph Parker, n. 3 a dicembre.
Al suo posto, al n. 14 l’uzbeko Bakhodir Jalolov, medaglia d’oro ai giochi di Rio.
Massimi leggeri 
Fuori dal ranking il messicano Gilberto “Zurdo” Ramirez e l’inglese Richard Riakhpore, che nei prossimi mesi andranno all’assalto delle cinture WBA e WBO. Out, senza motivi apparenti, il canadese Ryan Rozicky.
Ingressi al n. 10 e al n. 11 per gli inglesi Chevon Clarke e Lawrence Okolie, ex campione WBO, nonchè al n. 14 dell'eterno polacco Krzysztof “Diablo” Wlodarczyk, 42 anni, campione WBC nel 2010 grazie al successo su Giacobbe Fragomeni.
Medio massimi 
Dopo la sconfitta ai punti della scorsa settimana contro Joshua Buatsi, l’inglese Dan Azeez scende dalla posizione n. 2 di dicembre alla attuale n. 11.
Sempre Discutibile la permanenza in classifica, al n. 13, del 41enne canadese Jean Pascal, ex campione WBC e WBA, inattivo dallo sconfitta del marzo 2023 contro il tedesco Eifert, n. 1 del ranking.
Super Medi 
Il messicano Jaime Munguia rimpiazza al n. 10 John Ryder da lui battuto in nove riprese a fine gennaio.
Allo stesso modo Zak Chelli sostituisce al n. 15 Jack Cullen dopo averlo battuto ai punti.
Il tedesco Zachenhuber sale al n. 9 dal n. 12, scelta opinabile visto che Munguia è n. 10.
Medi 
Ancora scoperti i posti 1 e 2.
Per il resto niente da segnalare.
Super welter 
Nessun cambiamento significativo da segnalare.
Welter
Dopo un solo mese di assenza riprende il suo posto al n. 13 del ranking il messicano Gabriel Valenzuela.
Al n. 12 fa il suo ingresso lo scozzese Josh Taylor, ex campione super leggeri.
Out lo statunitense Jamal James e l’australiano Steve Sparks.
Ancora senza padrone i posti 1 e 2.
Super leggeri
New entry al n. 7 dell’australiano Liam Paro, che con tutta probabilità a giugno sfiderà il detentore del titolo Subriel Matias.
Come sopra riportato Josh Taylor è salito di categoria.
Vuote le caselle 1 e 2.
leggeri
Fuori Isaac Cruz, prossimo alla sfida contro Rolly Romero per la cintura super leggeri WBA, e Jamaine Ortiz, sconfitto giovedì a Las Vegas da Teofimo Lopez per il mondiale super leggeri WBO.
Dentro al n. 12 il messicano Angel Fierro e al n. 13 l’inglese Mark Chamberlain.
super piuma
Sempre non assegnate le posizioni 1 e 2, per il resto nessun cambiamento significativo da segnalare.
Piuma 
Ingresso al n. 12 dello statunitense Angel Leo che prende il posto dell’inglese Albert Ball, che il 9 marzo a Riyadh andrà all’assalto del titolo WBC di cui titolare è il messicano Rey Vargas.
Super gallo
Nessun cambiamento significativo da segnalare.
Gallo
Nessun cambiamento significativo da segnalare.
Super mosca 
Dopo un solo mese dalla sua immotivata esclusione  Reinserimento al n. 4 per il sud africano Phumenele Cafu. 
Al n. 15 fa la sua comparsa il californiano John Ramirez, già n. 1 WBA.
Non ancora assegnate le posizioni 1 e 2.
Mosca 
Nessun cambiamento significativo da segnalare.
 
Mini mosca 
La vittoria in una ripresa su Arvin Magramo, nell’eliminatoria ufficiale, proietta il filippino Cristian Araneta alla posizione n. 1 del ranking.
Dentro al n. 8 anche il duro venezuelano Carlos Canizales, battuto di stretta misura lo scorso gennaio in Giappone da Kenshiro Teraji.
Paglia 
Accesso al n. 7 del thailandese Pranya Pradabsri, ex campione WBC, e al n. 15 del giapponese Yuni Takada.
Out il filippino Marc Cuarto e il giapponese Katsuki Mori.
Max 
 

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Inoue è già nel clima della prossima sfida contro Luis Nery

L’imbattuto "Mostro" del pugilato giapponese Naoya Inoue,numero due  nella classifica TBRB pound for pound  ma considerato il migliore da altre importanti testate specializzate, il mese scorso, è stato eletto “fighter of  The Year 2023 “ dalla Boxing Writers Association of America, ed è la prima volta nella storia che un pugile giapponese vince questo prestigioso riconoscimento.

'The Monster' ritirerà il suo riconoscimento alla serata delle premiazioni della BWAA, che si terranno a New York a giugno. Nel frattempo “monster “ Inoue difenderà le quattro cinture dei pesi supergallo contro l’ex campione messicano Luis Nery sul ring del  Tokyo Dome, in Giappone, il 6 maggio. Il fenomeno giapponese potrà così alimentare la sua  forte rivalità  con il connazionale Shinsuke Yamanaka.

Il messicano , il quale vanta una percentuale di successi per ko del 77%, aveva spazzato via Yamanka  in due riprese nel 2018 e per Inoue battere Nery ora è diventata  priorità.   

Nery è lo sfidante ufficiale dopo aver superato per ko nella eliminatoria  ufficiale Azat Hovhannisyan, in un match che è stato candidato a match dell’anno. 

Inoue  ha rilasciato  questa  intervista  a The Ring,

"La mia impressione è che Nery sia un fighter a cui piace lanciare combinazioni dalla media distanza, ed è capace di colpire in movimento. Dovrò prestare attenzione e imporre la mia distanza . È resistente e ha una forte volontà di combattere. Ho fiducia in me stesso per poter fare meglio di lui anche nei primi round. Non guardo a Yamanaka sono concentrato su questa sfida. Non mi piace, però, che il team di Nery continui a fare paragoni con il mio connazionale che, peraltro,  non ho mai affrontato. Questa è una battaglia tra me e Nery, punto !- Max

Quella volta che... Mike Tyson doveva battere McNeeley entro 90 secondi

 Come truccare un incontro e vincere una scommessa

 

Due dei miei finora tre libri, “I re senza corona” e “Fix!” sono stati dedicati a chi ha subito dei torti nella boxe, si trattasse di pugili emarginati per colore della pelle o per essersi opposti al “sistema” o derubati da un verdetto ingiusto, ma anche al pubblico di appassionati a cui sono stati ammanniti incontri il cui risultato era stato deciso in precedenza.  In particolare “Fix” mi è costato anni di ricerca persino nei file desecretati dell’FBI alla ricerca di fatti che riguardassero la grande mole dei match truccati. La mia biblioteca comprende oltre 100 libri di boxe, la maggior parte dei quali in inglese, li ho letti tutti avidamente cercando di trovare cosa ci fosse dietro la verità ufficiale, quella che rimane sempre, ma solo apparentemente oggettiva, nell’espressione di un verdetto.

Per un caso del tutto fortuito ho comprato un libro di Charles Farrell intitolato “(Low) life: A Memoir of Jazz, Fight-Fixing and the Mob”. Probabilmente sono l’unico in Italia ad avere questo libro che per certi versi è sconvolgente. Questo Farrell, bostoniano, ha iniziato la sua vita lavorativa giovanissimo come pianista in locali dove si suonava jazz ed era richiestissimo. Molti di questi locali erano gestiti da mafiosi e in questo ambiente Farrell si è introdotto abituandosi a un certo tipo di frequentazioni e assorbendone le abitudini correndo anche non pochi rischi. Abbandonata l’attività concertistica a 27 anni, trasferitosi prima a Las Vegas per poi ritornare a Boston, è entrato nel mondo della boxe. E’ stato il manager del triste finale di carriera di Leon Spinks ma anche dei suoi figli, di molti collaudatori o perdenti di professione, ma anche di pugili di nome come Freddie Norwood, Tyrone Booze, Mitch Green.  Giunto oltre la settantina ha sentito il bisogno di scrivere una impressionante autobiografia in cui rivela, senza spesso rinnegarle, le attività “sporche” della sua vita, fra cui l’aver truccato un numero consistente di match.

Non sono un ragazzino, certe cose se non  si sanno  si intuiscono ma le dimensioni di questo fenomeno, probabilmente non sconosciuto nemmeno da noi e certamente non sconosciuto in Europa, sono impressionanti. Certo, sappiamo che in Gran Bretagna se i cosiddetti “journeyman” osano vincere qualche match non trovano più ingaggi, da noi abbiamo avuto il fenomeno di certi pugili dell’est pronti a sdraiarsi al primo colpo, vero o presunto.  Sappiamo come ha lavorato per tanti anni un Don King. Da questo libro ho saputo che molti pugili ingaggiati in America per venire in Europa sapevano di doversi sdraiare in una determinata ripresa, andava bene agli organizzatori , a loro e ai loro amici che, informati, potevano fare un po’ di soldi scommettendo su a che punto sarebbe finito il match.

 

Piccolo cabotaggio direte. No, non sempre. Vi farò solo un esempio. Ricordate il rientro sul ring di Mike Tyson contro Peter McNeeley dopo gli anni di galera?  Vi ricordate quel signore così “caratteristico”, figura da vecchio manager come quello di Sylvester Stallone in “Rocky”, che salì sul ring interrompendo il match alla prima ripresa? Quel signore si chiamava Vinny Vecchione, detto Vin, ed era il manager di McNeeley.  Sempre col sigaro in bocca Vecchione era un mafioso di piccolo cabotaggio, uno che trasportava merce o danaro per la Mafia.  La carriera dell’allora imbattuto McNeeley era stata programmata da Vecchione con l’aiuto anche di Farrell, la fila di K.O. al primo round ottenuti da un peso massimo per giunta bianco era impressionante ma erano tutti incontri truccati.  Vecchione sapeva benissimo che McNeeley valesse poco ma sapeva anche che era bianco e un peso massimo bianco, purtroppo, negli Stati Uniti faceva cassa.

Quello che non sapevo, e forse non sapete neppure voi, è che anche il match con Tyson è stato truccato. Vi domanderete che motivo ci fosse di truccare un match fra Mike Tyson e un ragazzone che nell’ambiente si sapeva benissimo non valesse nulla. Eppure è semplice. Tyson avrebbe dovuto in realtà incontrare subito Oliver McCall ma McCall, , pur schiavizzato dalla droga, era uno che se voleva poteva creare seri problemi a un pugile che stava da tempo dietro le sbarre. Don King non poteva rischiare il suo “capitale” ed ecco spuntare Vecchione col suo McNeeley.  L’accordo era che McNeeley non dovesse superare il 1° round ma questo l’interessato non lo sapeva. E’ possibile che il match sarebbe comunque finito così ma non si potevano correre rischi. Vecchione sapeva come gestire certe cose e fece in modo che clandestinamente si potesse scommettere su una vittoria di Tyson entro 90 secondi della prima ripresa. Avvertì Farrell il quale ha sempre rimpianto di non poter scommettere dall’isola dei Caraibi dove in quel momento si trovava. 

Vecchione saltò sul ring fermando il match e forzando la squalifica di McNeeley dopo 89 secondi. Lui e altri quella sera tornarono a casa con le tasche piene.Don King fece naturalmente finta di non saperne niente. 

Quello che è successo quella sera non ha certo cambiato la storia della boxe, l’hanno cambiata invece i due match fra Liston e Clay/Ali, e su cui Farrell racconta la verità, anche questa intuita da molti ma che in troppi preferiscono dimenticare. Ve la racconterò nel prossimo articolo.

Il 24enne medio emergente Hamzah Sheeraz travolge Williams-- Video

 

 

Il 24enne peso medio, imbattuto  in 19 match,   titolare Wbc Silver  Hamzah Sheeraz ha aggiunto al suo palmares anche  il titolo del Commonweslth dei 72,5 kg . Alla Copper Box Arena, di  Hackney Wick ha spazzato via  Liam Williams in poco più di due minuti e mezzo . C’è da chiedersi se è nata  una nuova stella nella categoria . Alla conferenza stampa  del dopo match Mohammed Sheeraz di Ilford  ha dichiarato :

"In molti credevano che  affrontare un ex challenger mondiale  come  l’esperto “The Machine” Williams fosse troppo presto per me.  Avete visto cosa è successo.  Voglio Far sapere che sul ring parlo   una mia lingua personale  e andrò avanti così fino a quando non sarò arrivato in cima.-

 Il promoter  Frank Warren ha  elegiato così  il suo poulain .:

"Mi ricorda molto Tommy Hearns con quel jab. Ti porta fuori con esso. La potenza  che ha nella mani  è incredibile",

ecco gli highlights

Reece Bellotti campione di due cinture. Battuto il favorito Dillon - VIDEO

Il  sogno  del 33enne  Reece Bellotti (18.5)di aggiungere alla corona del Commonwealth anche il titolo britannico  dei superpiuma  si è concretizzato sul ring della 02 Arena  nello scorso week end. “Bomber “ ha   battuto il connazionale britannico  Liam Dillon  contro  tutti i pronostici   Il match è stato equilibrato sino  alla fine  ma i colpi migliori di  Bellotti sono stati premiati

Reece ,nuovo campione  di due cinture,  ha dichiarato  dopo il match :

" Volevo  dimostrare al mio bimbo  e ai miei fan di  Watford,che posso ancora vincere match importanti  e ci sono riuscito.   Quando subii tre sconfitte consecutive tra il 2019 e il 2021 molti pensavano che fossi finito e invece eccomi qua  pronto per  altre vittorie.  Con il passare dei round ho capito che  Dillon sarebbe calato  e comunque  ho messo a segni i pugni più significativi-

  Ecco gli highlights

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